La Pro Loco di Taormina prende posizione in merito alla decisione del sindaco della Città di Taormina di “chiedere alla Presidenza della Regione Siciliana, e specificatamente agli assessorati ai Beni Culturali e al Turismo, di astenersi dall’organizzare direttamente spettacoli, chiedendo alla Commissione Anfiteatro Sicilia di non autorizzare la concessione di date per spettacoli al Teatro dall’8 al 28 Agosto 2022”. Con una nota a firma del presidente Sergio Spadoni, la Pro Loco condivide le rimostranze del primo cittadino di Taormina e chiede alla Regione di recepire tali osservazioni.
“La richiesta del sindaco ci vede totalmente d’accordo soprattutto per il rispetto che dovremmo avere per il nostro patrimonio artistico culturale, il Teatro Greco Romano (così infatti è stato chiamato per anni, benché la struttura originaria sia ellenistica, il grosso del rifacimento è dell’epoca di Augusto, con ampliamenti successivi nella prima metà del secondo secolo dopo Cristo), da un decennio è stato letteralmente preso d’assalto con 80/ 90 spettacoli nella stagione estiva, che stanno fortemente mettendo in serio pericolo la stabilità di questo antichissimo anfiteatro che è nato nel III° secolo avanti Cristo, e nei secoli successivi completato, ed è giunto a noi in tutto il suo fascino e bellezza. Solo qualche anno fa la Regione Siciliana “accoglieva” l’istanza del Comune di Taormina per la regolarizzazione dell’utilizzo del Teatro Antico di Taormina. Con atto di indirizzo interesse assessoriale a firma dell’ Assessore ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa e dell’Assessore al Turismo, Sandro Pappalardo, era stato formalizzato, infatti, un documento congiunto per disciplinare la realizzazione delle manifestazioni e degli spettacoli al Teatro Antico, in linea con la richiesta di una rimodulazione che era stata avanzata dal sindaco Mario Bolognari”.
“Il sindaco aveva lamentato una condizione di eccessivo e quindi insostenibile stress per la città a causa di tanti (troppi) spettacoli estivi. Si ritiene di accogliere l’istanza – si legge nell’atto – tenendo conto della criticità della città, relativamente al traffico e al sovraffollamento della medesima nel periodo estivo, nonché della qualità degli spettacoli e della sicurezza del monumento. “Il Teatro Antico è un manufatto ultra-millenario – scrivevano i due assessori – e necessita di essere custodito sotto il profilo della dignità del monumento. Gli spettacoli che si svolgono in questo sito devono essere all’altezza del suo valore e non può essere mortificato da manifestazioni di dubbio gusto e non compatibili con l’eccellenza culturale del Teatro”. Veniva prevista una programmazione con eventi dal 1 Giugno al 30 Settembre, con eventi dalla “frequenza media di 3 spettacoli a settimana”. Dal 25 Luglio al 30 Agosto “priorità alle manifestazioni culturali che siano principalmente di intrattenimento per un pubblico presente a Taormina”. Per i concerti (eventi con strumentazione elettrica e amplificatori ) dovranno essere autorizzati con valutazione dell’impatto sonoro sul monumento sulla base di indicazioni e studi del Centro regionale della Progettazione e del Restauro, distanziandoli quanto più possibile l’uno dall’altro in calendario”.
“Il cartellone – indicavano a suo tempo gli assessori regionali Tusa e Pappalardo – verrà definito nei prossimi anni il 30 Novembre. Il tutto sarà articolato in “ 6 grandi gruppi “: musica lirica, spettacoli prosa, musica classica, cinema-rassegne e/o premi di comprovato valore storico e culturale, eventi promossi dalla Regione, musica leggera popolare contemporanea. Il programma terrà conto degli spettacoli di Tao Arte, nonché di eventuali proposte del Comune di Taormina e alcuni eventi potranno rientrare nel progetto regionale di Anfiteatro Sicilia, garantendo tutte le tipologie di eventi”. La Pro Loco di Taormina crede fortemente che la Città di Taormina e i suoi cittadini hanno il dovere di preservare questo bene archeologico ( e qui ci rivolgiamo All’Assessore Regionale ai Beni Culturali ) emblema del turismo dell’isola, per conservarlo in tutto il suo splendore per altri secoli. E chiediamo perché non si rispettano le indicazioni e le volontà degli Assessori Regionali. Il “turista” che amò Taormina e ne rimase affascinato, tanto che lo immortalò nel suo “Anfiteatro” ritraendolo in uno splendido Acquarello è stato Otto Geleng. Anche Goethe nel 1787 visitando il Teatro Greco ne rimase estasiato “dal bel panorama che si ammirava dalla cavea”, come altri milioni di turisti che entrando al Teatro Greco Romano hanno potuto ammirarne la bellezza anche attraverso spettacoli classici di musica e balletti.
“I rumori, le vibrazioni possono produrre nel tempo forti crepe danneggiando irrimediabilmente un bene architettonico e museale di importanza mondiale. La “Carta di Siracusa” sottoscritta nel 2004, che rappresenta il documento di programma per la conservazione, fruizione, e gestione delle architetture teatrali antiche dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali siciliano, tra le varie prescrizioni recita per quanto concerne l’acustica che … “Appare necessaria la rilevazione, combinata ad elaborazioni informatiche, delle emissioni acustiche, con particolare riguardo alle strumentazioni elettroniche di amplificazione sonora, e alle sollecitazioni delle stesse sulle murature antiche. Per definire parametri di sostenibilità dell’attività teatrale occorre condurre specifiche analisi vibrometriche sulle parti dell’edificio individuate come nodi di criticità, valutando i dati di un modello matematico di valutazione delle vibrazioni indotte dalle sorgenti acustiche, nelle diverse condizioni di fruizione e in relazione alle diverse tipologie di rappresentazione”.
La Pro Loco di Taormina, dunque “plaude l’intervento del professore Bolognari, ma chiede al presidente della Regione Siciliana e agli assessori ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana e del Turismo, Sport e Spettacolo di far rispettare quanto sancito con la “Carta di Siracusa” e dal regolamento voluto dagli assessori regionali ai Beni Culturali e al Turismo, per cercare di garantire al massimo la salvaguardia del patrimonio archeologico che è il Teatro Antico di Taormina, per continuare a farlo vivere e visitare a milioni di turisti per i secoli a venire”.