Mentre nel governo nazionale il tema è quello dell’inserimento delle risorse già in questa manovra finanziaria o nel 2024, i due fronti, quello del sì e quello del no, continuano a battibeccare.
Europa Verde, con Angelo Bonelli che di fatto è il portabandiera del no a livello nazionale, annuncia la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola.
“Così rispondiamo alle aberranti politiche di Matteo Salvini e alla costruzione del ponte, un’opera inutile e dannosa che costerà al Paese 15 mld di euro”. Insieme a Bonelli co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, ci sono Gerardo Pontecorvo, co-portavoce Europa Verde Città Metropolitana Reggio Calabria, Giuseppe Campana, Coordinatore dell’Esecutivo Regionale Europa Verde Calabria e Giusy Elisa Romano, membro della Direzione Nazionale Europa Verde.
La proposta di legge per l’istituzione del Parco Nazionale mira a conservare e proteggere l’area dello Stretto di Messina e della Costa Viola, garantendo che la sua ricchezza naturale, ecologica, storica e culturale sia preservata e valorizzata per le generazioni presenti e future.
E a replicare è il senatore siciliano Nino Germanà, vice presidente del gruppo Lega a Palazzo Madama e segretario in Commissione Ambiente: “E’ solo un’iniziativa palesemente provocatoria e strumentale. Chi fa questa proposta o non conosce il territorio e il progetto. Se poi a dirlo è proprio chi dovrebbe tutelare l’ambiente: bloccare la realizzazione del Ponte significa essere dichiaratamente favorevoli alla combustione di 29.700.000 litri di carburante annuo provocato dai traghetti. Essere ambientalisti dovrebbe voler dire avere a cuore la bellezza del territorio. Costruire un’opera green com’è quella del Ponte sullo Stretto denota migliorare e implementare la qualità della vita dei cittadini”.
Per Germanà inoltre nella prossima legge di Bilancio saranno stanziati i primi fondi.