
“L’Obiettivo non nascosto da pare della Unione Europea è quello di creare norme e limitazioni per ridurre la capacità di produzione di pescato sia da parte degli armatori che delle piccole unità di pesca, con gravi ricadute sia in termini di prodotto interno lordo che nei riguardi dei livelli occupazionali. Per non tacere dei continui inviti alla rottamazione per la riduzione dei pescherecci in cambio dei fondi per le demolizioni e della insostenibile concorrenza da parte delle marinerie egiziane e tunisine. Servono iniziative di sostegno economico e di salvaguardia delle flotte che rappresentano un settore importante per l’economia e la occupazione siciliana“. A dichiararlo è Salvino Caputo, Vice Segretario Regionale dell’Udc che questa mattina ha incontrato alcuni rappresentanti della marineria di Porticello.
“La protesta dei pescatori di Sciacca , preoccupati per le forti diminuzioni del pescato e per i costi rilevanti dei carburanti e per le insostenibili riduzioni delle aree geografiche destinate alla pesca e per i contestuali limiti alle catture – ha sottolineato Caputo – impone interventi straordinari ed una diversa politica di gestione della pesca nel Mediterraneo che per le sue specificità per le dimensioni delle flotte siciliane , necessità di costituire uno status speciale differente dalle altre aree di pesca italiane. La Unione europea non tiene conto dell’impatto che le flotte non europee stanno creando nel nostro mare . Basti pensare – ha aggiunto Caputo – che il governo tunisino finanza le imprese che si cimentano a realizzare imbarcazioni per la pesca del tonno o d’altura e dal punto di vista fiscale li esenta per i primi 10 anni dal pagamento di imposte. Ciò crea una sperequazione insopportabile con la nostra marineria.” Intanto l’onorevole Rosalinda Marchetta, deputato segretario all’Ars chiederà la convocazione dell’ufficio di presidenza della Commissione legislativa Attività Produttive per la audizione dei rappresentanti delle marinerie siciliane.