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La situazione

Psicologo di base, la Sicilia tra le regioni primatiste per attenzione al disagio emotivo

sabato 21 Ottobre 2023

La Sicilia diventa una delle prime regioni italiane ad introdurre ufficialmente la figura dello psicologo di base. Pochi giorni fa l’Ars ha approvato un ddl che si pone in linea di continuità con l’attenzione dimostrata da tempo nell’Isola sul tema della salute mentale. Infatti, in Sicilia si trovano anche un buon numero di professionisti del settore che già da tempo operano alle dipendenze del Ssn o in convenzione con esso.

Dopo Lombardia, Lazio e Campania, la Sicilia risulta essere la quarta regione per numero di psicologi “pubblici” al servizio del Dipartimento di salute mentale. In tutto il territorio italiano sono 2.368, secondo il Ministero della salute, gli psicologi dipendenti o convenzionati con il Ssn alle dipendenze del Dsm, pari al 6,9% del personale del Dipartimento. Tuttavia, di questi professionisti una parte lavorano part time, non assicurando quindi una prestazione di lavoro piena.

In Sicilia, tra le unità operative psichiatriche pubbliche, sono ben 153 gli psicologi, dietro soltanto a Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia e Toscana. Nettamente migliore la situazione siciliana rispetto ad altre zone come l’Abruzzo o il Friuli-Venezia Giulia in cui si contano appena 29 e 31 dipendenti nel settore in questione.

Il buon numero di professionisti del settore presenti in Sicilia incide anche sulla quantità degli interventi di tipo assistenziale. Questi, infatti, costituiscono il 4% delle attività realizzate dai centri di salute mentale, per un numero complessivo di prestazioni erogate che superano quota 16.000.

L’introduzione dello psicologo di base nell’Isola, quindi, si pone in un contesto già abbastanza positivo per i siciliani che necessitano di un supporto professionale in tale ambito. Tra l’altro la figura avrà la duplice funzione di alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere e dall’altro lato quello di assicurare un servizio più celere e senza lunghe liste d’attesa. Come è noto, infatti, le prestazioni che attengono al campo dei disagi mentali vanno erogate in tempi brevi per evitare di sfociare in problematiche più gravi e cronicizzate.

Per fare qualche esempio, i pazienti con diagnosi di depressione nell’8,6% dei casi ricorrono ad attività psicologica e psicoterapica. Allo stesso modo, a coloro cui è stata diagnosticata una sindrome nevrotica o somatoforme il 14% delle volte richiedono un supporto psicologico di tipo pubblico per superare i disturbi. Per quelli che vengono definiti come “altri disturbi”, il ricorso a psicologi pubblici sale fino al 20% dei casi. Chiaramente, un intervento tempestivo è sempre necessario per evitare un peggioramento repentino della situazione.

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Sono consapevoli di questa urgenza anche i deputati dell’Ars, che in questi giorni hanno esultato all’unisono per l’approvazione di un disegno di legge che da qualche tempo si era impantanato in assemblea e che è utile anche ad un adeguamento con le nuove propensioni legislative che lentamente si stanno facendo strada nel panorama italiano. Recentemente, infatti, anche il governo nazionale ha evidenziato l’importante ruolo ricoperto in ambito sociosanitario da questa categoria professionale, rifinanziando più volte il cosiddetto bonus psicologo per chi si trovava in fasce reddituali più basse.

Inoltre, sono parecchie le regioni che stanno avviando o hanno da poco completato l’iter provvedimentale nella stessa direzione, sulla scorta dell’esempio fornito dalla Sicilia. Tra queste regioni si annoverano l’Emilia-Romagna, la Calabria, le Marche, il Friuli-Venezia Giulia e la Basilicata.

Non bisogna trascurare, inoltre, che spesso chi necessita di un supporto psicologico non possiede un’ingente capienza economica che gli permetta di ricorrere ad un professionista “a partita Iva”. Pertanto, ampliare la platea dei professionisti pubblici risulta anche fondamentale per creare un aiuto a famiglie in difficoltà, che altrimenti potrebbero ritrovarsi nel baratro non soltanto sotto l’aspetto finanziario, ma anche emotivo.

Il servizio che sarà erogato entro tempi brevi in Sicilia, stando al testo del disegno di legge, sarà anche di elevata qualità. Infatti, i requisiti essenziali per poter essere inseriti nell’elenco degli psicologi di base sarà quello di essere iscritto all’albo professionale da almeno cinque anni e di essere in possesso di titoli post lauream certificabili.

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