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“La misura è colma, tutto questo non è più tollerabile. Siamo pronti a tutte le forme di protesta al fine di garantire una maggiore tutela dei pazienti e di tutti gli operatori sanitari”. Lo affermano Aurelio Guerriero e Vincenzo Augello, rispettivamente segretario territoriale e segretario aziendale dell’ospedale Civico, commentando l’ennesima aggressione ai danni di operatori sanitari.
Ieri al pronto soccorso dell’ospedale dei Bambini di Palermo il padre di un piccolo paziente ha colpito due infermieri ed è intervenuta la polizia. Solo un paio di settimane fa un uomo ha colpito con un pugno la vetrata scorrevole del triage del pronto soccorso rompendola. Il telaio è finito con tutto il vetro sulla scrivania dove si trovava un’infermiera e un piccolo paziente.
“Il clima che si è creato – dicono i dirigenti del Nursind – e i problemi agli organici, hanno contribuito a esasperare gli animi. Gli episodi di violenza si moltiplicano. Noi infermieri, per legge, siamo portatori di una “posizione di garanzia” nei confronti dei pazienti, ma allo stesso tempo lo è il datore di lavoro nei nostri confronti. Pertanto, ove le nostre richieste venissero ascoltate, adiremo a tutte le forme di protesta possibili al fine di garantire una maggiore tutela dei pazienti e di tutti gli operatori sanitari”.
Sull’episodio è intervenuto anche Francesco Frittitta, coordinatore regionale del Nursind, che ha puntato il dito contro il blocco delle assunzioni e le proroghe brevi ai contratti invocando un intervento dell’assessore regionale alla Salute, e ha auspicato che “le aziende sanitarie prevedano nei bilanci un budget per garantire la sicurezza nei reparti, soprattutto nei pronto soccorso”.
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