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“Questa mattina, prima di raggiungere Palermo, una visita alla biofabbrica di Ramacca. La nostra fabbrica di insetti utili, nella lotta biologica. Con stupore, ho appreso che non vedevano un assessore da 14 anni!”.
A scriverlo su Facebook, l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Lo stabilimento in provincia di Catania, è gestito dall’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) e produce insetti che vengono immessi nel terreno a difesa delle colture siciliane.
Una realtà siciliana e a dire il vero italiana, se si considera che lo stabilimento è appena il secondo in Italia, oltre quello di Cesena (Biolab).
“La biofabbrica, che oggi il Governo Musumeci intende valorizzare e rilanciare, rappresenta una importante opportunità per la nostra Regione, che è prima in Italia per superficie coltivata con il metodo dell’agricoltura biologica, per cui riuscire a produrre degli insetti che possano inserirsi come predatori naturali di insetti e organismi nocivi, causandone la morte, senza l’uso di additivi chimici o trattamenti di alcun tipo, rappresenta un elemento cardine, per non dire indispensabile, nella lotta biologica”.
“Anche qui c’è tanto da fare e al di là della presenza di oggi, ho chiesto, fornendo loro i necessari contatti scientifici, che elaborino, celermente, un programma per giungere, nel più breve tempo possibile, alla produzione dell’insetto antagonista della cimice del nocciolo, che tanti danni sta arrecando ai territori vocati”.
Attualmente la fabbrica, che sta lavorando anche alla produzione di alcuni insetti predatori di parassiti degli agrumi, produce insetti, che rivende ad un prezzo calmierato, a circa 200 aziende, per una superficie totale servita di oltre 2 mila ettari.