Tutti alla ricerca di un posto fisso? Non proprio. Scadeva ieri il bando della Rap per 306 operai a Palermo, che in teoria da settembre potrebbero già essere al lavoro per raccogliere i rifiuti e spazzare le strade del capoluogo. Il boom di domande c’è stato: al portale dell’azienda partecipata sono arrivate ben 18.517 candidature.
Il dato che spicca, però, è quello dei titoli di studio dichiarati dai candidati: solo il 2 per cento possiede una laurea. Anche i diplomati sono relativamente pochi: soltanto il 12 per cento. Insieme, si tratta di meno di 2.600 persone contro le circa 16 mila che hanno dichiarato di avere solo la terza media.
Segno che, alla fine, un posto fisso da netturbino non è proprio il sogno di tutti. Anche se il 2 per cento delle domande arriva dal continente, con i candidati disposti a trasferirsi o ritornare a Palermo pur di trovare occupazione.
Per la maggior parte si tratta di uomini, l’81 per cento contro il 19 per cento di donne. Quanto all’età dei candidati, dai dati forniti da Rap emerge che la maggior parte delle richieste è arrivata da persone tra i 18 e i 39 anni: il 30 per cento, infatti, sono candidati sotto i 29 anni, mentre il 34 per cento ha fino a 39 anni. Poi, ci sono i quarantenni, poco più di 4.600. Gli ultracinquantenni sono, invece, solo il 10 per cento. Il lavoro da operaio della raccolta dei rifiuti, come ricorda l’amministratore unico di Rap, Girolamo Caruso, è un lavoro usurante.
Lo stipendio sarà di circa 1.200 euro lordi al mese, con tredicesima e quattordicesima. Dopo due anni e due mesi di servizio scattano le prime progressioni.
“L’aver ottenuto tale ritorno di candidature – sottolinea Caruso – fa capire che il problema della disoccupazione è serio. Noi, nel nostro piccolo, stiamo dando un contributo per cercare di ridurre il mostruoso indice di disoccupazione che ci attanaglia”.
Ma non tutti i candidati potranno accedere alla prova scritta. È prevista, infatti, una valutazione dei titoli dichiarati, per un totale di massimo cento punti. Tra i punteggi attribuiti, da notare i 10 punti per il voto più alto al diploma, così come per la patente A, e i 5 punti per figli a carico, per un massimo di 20 punti. Ben 30 punti, invece, verranno dati ai nati dal 1993 al febbraio 2005. Da questa prima fase, solo in 3mila potranno accedere alla prova scritta, con 50 domande a risposta multipla su cultura generale, igiene ambientale, gestione dei rifiuti e raccolta differenziata, oltre a nozioni base in materia di sicurezza sul lavoro, diritti e doveri dei lavoratori ed elementi del codice della strada.