Perplessità da parte di Forza Italia a Roma nei confronti del voto sul referendum in merito al taglio dei parlamentari previsto il 20 e il 21 settembre.
Silvio Berlusconi che proprio ieri ha affermato ai giornalisti che il taglio del numero dei parlamentari era previsto “dal 2005 con la nostra riforma costituzionale che poi però è stata cancellata dalla sinistra – ha affermato il leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio – . In questo caso però è un taglio, come dire, russo. Che non si inquadra in una riforma complessiva del funzionamento delle istituzioni e che avrà come probabile effetto una riduzione degli spazi di democrazia con delle Regioni che non potranno essere rappresentate in Parlamento da parlamentari dei partiti della minoranza“.
Chi ha le idee assolutamente chiare in merito al voto contrario sul taglio dei parlamentari è l’assessore di Forza Italia del governo Musumeci Bernardette Grasso, che ha la delega agli Enti locali. L’avvocato usa toni molto aspri nei confronti dell’esecutivo romano e li ‘estende’ a chi nel suo partito ha già dato il suo parere favorevole al referendum.
“Questo referendum doveva essere accompagnato da una vera e propria riforma. Il taglio dei parlamentari è l’imminente perdita di democrazia in Italia. L’esecutivo romano ha dimenticato i padri fondatori della democrazia. Dovrebbero prima studiare che iniziare a fare politica. Il taglio dei parlamentari è una operazione balorda fatta da una classe dirigente composta da dilettanti allo sbaraglio”. Afferma a IlSicilia.it l’assessore Grasso.