Ultimi giorni di fuoco in vista delle regionali e la campagna si accende ancora di più a seguito di un post pubblicato da Angelo Parisi, assessore designato dal candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri. “Rosato facciamo un patto – scrive Parisi su Twitter – se questa legge (quella elettorale) sarà cassata dalla Consulta, noi ti bruceremo vivo, ok?“.
Il tweet ha inevitabilmente determinato l’intervento del candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari che risponde a tono invitando Cancelleri di cacciarlo: “Cancelleri cacci l’assessore hater che vuole bruciare vivo Ettore Rosato. Chi odia è impresentabile tanto quanto chi ruba. Posso capire che Cancelleri non sapesse di avere a che fare con un odiatore di professione ma adesso che lo sa lo deve cacciare”.
Sulla questione non mancano repentini gli interventi. Andrea Rosato, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati: “L’aspirante assessore siciliano 5 stelle mi vuole bruciare vivo. Quanta violenza! I grillini sono i veri impresentabili #vergogna“. “Non sono uno che si impressiona, mai. Neanche quando leggo fiumi di odio contro di noi sui social – continua il deputato – ma la frase ‘Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo’, mi fa male. Per la mia famiglia e per i miei figli, naturalmente. E perché non l’ha scritta uno qualsiasi. Ma un signore a cui il candidato 5 stelle Cancelleri vuole far fare l’assessore ai rifiuti in caso di vittoria. Si chiama Angelo (lasciamo stare il cognome) e vuole bruciare vivo un avversario, vuole bruciarmi vivo perché sulla legge elettorale non la penso come lui. Ma vi rendete conto di quanta violenza, seppur sul web? Di quanta meschinità umana? Le elezioni si vincono e si perdono, è la vita. Ma quando si perde la dignità, beh, allora è difficile recuperarla. Cari amici 5 stelle, i veri impresentabili siete voi. Col vostro linguaggio squadrista e i vostri insulti state distruggendo la normale discussione politica. Caro Grillo, caro Di Maio, fermatevi. Siete ancora in tempo. Restate umani, almeno voi“.
Per il sindaco Leoluca Orlando. “Quando l’insulto e la violenza sono continui e ripetuti – dice – è un chiaro segnale del fatto che chi li pronuncia non ha argomenti né politici né tecnici. Questo al netto della evidente ignoranza delle regole basilari della democrazia, che porta alla sistematica denigrazione dell’avversario politico e dei giornalisti. E’ però evidente che il Movimento 5 Stelle è ormai in diretta competizione con la destra più violenta e becera nel cercare di accaparrarsi i voti ‘di pancia’ e quindi si sforza di eccellere nell’unico settore nel quale ha dimostrato capacità e competenza: quello della violenza verbale”
Alle 11 di questa mattina su Facebook non tardano ad arrivare le scusa di Parisi: “Quando sbaglio so riconoscerlo, per questo oggi sento di dover chiedere scusa per il mio tweet dei giorni scorsi rivolto a Ettore Rosato, capogruppo PD alla Camera. Quel linguaggio e quei toni non mi appartengono e mi dispiace essere andato oltre i limiti in un momento in cui sono prevalse la rabbia e l’amarezza per i modi e i tempi con cui il PD stava imponendo al Parlamento una nuova legge elettorale incostituzionale“.
“Sono umano e ho sbagliato, – ha aggiunto – ma non permetto a nessuno di strumentalizzare un mio errore per provare ad accostarmi agli impresentabili che affollano le liste di Nello Musumeci, ne’ di mettere in dubbio la mia correttezza, la mia integrita’ morale e l’impegno che ho sempre dedicato alla mia Sicilia“.