Per il centrodestra è il primo faccia a faccia dopo le dimissioni del Presidente della Regione Nello Musumeci. Per il Movimento Cinque Stelle, l’incontro, arriva all’indomani della rottura Letta-Calenda. La giornata di oggi potrebbe individuare il nome del candidato unico di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ma, il rischio dell’ennesimo nulla di fatto, è dietro l’angolo.
A convocare il vertice, il partito di Giorgia Meloni. Nei giorni scorsi Ignazio La Russa aveva rilanciato la candidature del Governatore uscente dicendo: “Noi il nome del candidato ce lo abbiamo già e si chiama Nello Musumeci, dobbiamo verificare nella prima riunione con gli alleati se ci sono nomi degli altri partiti da mettere a confronto. Se c’è un altro nome che va bene a tutti e quindi anche a noi, e che consente di avere ampie certezze di vittoria, in quel caso Musumeci ha detto che farà un passo laterale.”
Sul piatto tanti nomi, veri o presunti. Uno fra tutti, quello dell’azzurra Stefania Prestigiacomo lanciata da Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia e Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. “Assicuro che, al di là della dialettica di questi anni con Musumeci, Miccichè e Forza Italia lavorano per l’unità del Centrodestra che è l’unica soluzione vincente. Forza Italia mi chiede di impegnarmi per la mia Regione. Di questo ne sono onorata e orgogliosa, lo ringrazio per la rinnovata fiducia. Ho accettato la proposta, evidenziando che la soluzione vincente sia quella dell’unità. Il tratto distintivo del centrodestra è sempre stato la compattezza. Mi rimetto, pertanto, alle scelte che per la Sicilia si faranno a livello nazionale”, ha detto Prestigiacomo.
Altre proposte arrivano dalla Lega. Da Lampedusa, il leader Matteo Salvini ha annunciato una lista di nomi. Circolano quelli del segretario regionale Nino Minardo e del deputato Alessandro Pagano ma non si escludono altre sorprese.
La giornata di oggi insomma, si preannuncia molto calda. Non sarà facile trovare una mediazione dopo un inizio di campagna elettorale costellata da accuse, rivendicazioni e veti incrociati.
Lunedì di confronti anche in casa Movimento Cinque Stelle. A differenza di quanto accade a livello nazionale, in Sicilia, almeno per il momento, l’alleanza con il Pd regge ancora con la candidata scelta dalle primarie progressiste, Caterina Chinnici.
La riunione regionale del M5S Sicilia potrebbe dare indicazioni sulle prossime mosse del partite di Giuseppe Conte, collegato da remoto).