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Regione, la Lega: “O si riconosce il nostro ruolo o ne trarremo le conseguenze politiche”

sabato 9 Maggio 2020
Antonino Catalfamo
Antonino Catalfamo

Dopo le dimissioni dell’onorevole Giovanni Bulla dal gruppo parlamentare della Lega, il Capogruppo del Carroccio all’Assemblea Regionale Siciliana Antonino Catalfamo, sottolinea che “non è la composizione del Gruppo che misura il peso del nostro partito, che resta il primo in Sicilia e in Italia”.

“Siamo umanamente dispiaciuti per la scelta di Bulla – afferma Antonio Catalfamo ma prendiamo atto del fatto che probabilmente la sua adesione alla Lega non era stata supportata da una vera condivisione politica e metodologica del lavoro del nostro partito: un lavoro improntato alla concretezza, alla politica degli obiettivi tangibili e per il bene delle comunità e dei territori”.

Per il capogruppo leghista, “l’importante lavoro svolto durante la discussione e l’approvazione dell’ultima Finanziaria, dimostra che a noi interessano i risultati concreti, i provvedimenti che affrontano e risolvono i problemi dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori”.

Infine un passo sull’ipotesi d’ingresso del partito di Matteo Salvini nel Governo regionale.

Per Catalfamo “la logica che impronta il dialogo con le altre forze che hanno contribuito all’elezione del Presidente Musumeci, anche in vista di eventuale nostro coinvolgimento diretto nella Giunta, è la stessa: per noi contano i fatti, i provvedimenti amministrativi, le idee concrete che ciascuno può portare per dare nuovo slancio all’azione del Governo in questa delicatissima fase della vita della nostra Regione e del nostro Paese. Se qualcuno, anche fra i componenti della maggioranza, pensa che la Lega si misuri in base alla composizione del suo Gruppo parlamentare, si sbaglia di grosso, perché la Lega è e resta ampiamente il primo partito del centrodestra nel nostro paese e nella nostra Regione e, soprattutto, un partito che anche all’interno della coalizione segna per metodi e obiettivi un vero punto di svolta. Se invece di prenderne atto e compiere i passi conseguenti, da parte di qualcuno vi fosse solo la voglia di tergiversare e perdere tempo, ne prenderemo atto traendone le dovute conseguenze politiche“.

 

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