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le ipotesi in campo

Regione Siciliana, assessorati, cariche…Quote, criteri, trattative e favoriti

lunedì 10 Ottobre 2022
renato-schifani
Tra qualche giorno il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani nominerà gli assessori della sua giunta. Ma chi potrebbero essere i fortunati e con quali criteri saranno scelti?
Criteri di selezione, in questi giorni, ne abbiamo sentiti parecchi.
Assessori eletti, assessori competenti, assessori tecnici, assessori tra i ripescati, assessori tra i primi dei non eletti, assessori a compensazione di una qualche rinuncia, assessori tra i più votati, assessori indicati da Roma, assessori tra i più fidati e potrei continuare.
Va da sé che i criteri di scelta saranno dettati più da logiche politiche e di appartenenza.
Infatti, sia tra i tecnici o i competenti che tra i politici eletti o i ripescati ne troviamo molti però, appartenenti a correnti diverse. Quindi, la scelta sarà dettata dal potere contrattuale che avranno i leader negli incontri con il Presidente.
Poi, ci sono criteri di carattere generale.
Primo: le richieste dei partiti che al momento vedono Fratelli d’Italia con quattro assessori e  la presidenza dell’assemblea, Forza Italia quattro assessori, Lega 2 assessori e la vicepresidenza della Regione, Autonomisti e DC ciascuno con uno o due assessori, qualche importante presidenza di commissione dell’assemblea nonché la sua vice presidenza.
Poi la rappresentanza di genere con almeno quattro donne in giunta.
Infine la rappresentanza regionale.
Il presidente Schifani dovrà cercare di nominare una squadra di assessori rappresentativi dell’intera regione. Quindi, non troppo palermocentrici o cataniocentrici.
Maurizio Scaglione
Non parliamo poi delle correnti interne ai singoli partiti. Anzi, non possiamo proprio parlarne, perché “ufficialmente“ non esistono. Tutti con disciplina e sorrisini dicono che “l’unico riferimento del mio partito e il leader, da noi non ci sono correnti”.
Per capirci, quindi, dentro Fratelli d’Italia non ci sono i Musumeciani, gli amici di La Russa o gli ex Stancanelli. Tutti Meloniani. Dentro forza Italia non parliamo dei Miccichiani o degli anti Miccichiani che poi “potrebbero” avere riferimenti romani o milanesi, sono tutti Berlusconiani. La Lega esprime sicuramente solo e unicamente Salviniani, inutile parlare degli amici di Nino Minardo o di quelli di Luca Sammartino, “qui siamo tutti amici punto”. Tra gli Autonomisti e Dc non faccio neanche fatica, per Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro c’è una fede unica ed indiscussa.
Sembra facile indicare nomi di potenziali assessori, anche se ogni potenziale candidato la pensa in maniera diversa. C’è chi desidera essere citato perché pensa di accrescere le sue possibilità, altri invece vogliono evitare pubblicità perché lavorano sotto traccia e non vogliono essere bruciati. Poi, ci sono alcuni che sperano in una qualsiasi indicazione giornalistica così da entrare in gioco, quantomeno per essere compensati eventualmente con altro.

Ma facciamo un po’ di nomi. Ciak, azione!

In primis parliamo delle alte cariche.

La presidenza della Regione è di Renato Schifani e nessuno può toccarla, ha vinto ed anche alla grande.

Per la presidenza dell’Assemblea la partita è aperta. Sembra assegnata a Fratelli d’Italia, nella speranza che Gianfranco Miccichè se ne sia fatta una ragione. Concorrono quattro deputati di peso.

Alessandro Aricò e Gaetano Galvagno sembrano i più accreditati perché sono stati tra i più votati di Fratelli d’Italia.

Il primo, assessore uscente, è accreditato da più esperienza e competenza, mentre il secondo dai numeri elettorali e dalla geografia, perché i suoi sponsor riterrebbero più giusto avere un Presidente ARS di città diversa da quella del presidente della Regione che è palermitano.

Ma, un assessorato di peso per ognuno lascerebbe spazio ad altri due deputati Giorgio Assenza da Ragusa e Pino Galluzzo da Messina, entrambi vicini a Nello Musumeci.

L’assessorato più conteso è la Sanità. Tanti quattrini da spendere tra pubblico e privato e tante nomine importanti da fare, insomma, tanto potere da gestire.

Dopo l’era di Ruggero Razza, che per molti dovrebbe restare al suo posto, ci sono due tecnici come il super quotato Toti Amato presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, uomo apprezzato per capacità di mediazione e moderazione e Daniela Faraoni attuale direttore generale dell’Asp di Palermo. Tra i politici sembra molto accreditato Nicola D’Agostino deputato catanese che di sanità ne capisce e molto considerato anche da Edy Tamajo primo e super votato tra i 70 deputati che potrebbe andare alla Vice presidenza vicaria dell’assemblea. Carica quest’ultima generalmente riservata a deputati con la giusta esperienza come potrebbero essere Roberto Di Mauro degli autonomisti o Mimmo Turano della Lega.

Anche l’assessorato Agricoltura e Pesca è ambito. Molto dalla Lega che vorrebbe Orazio Ragusa e dalla DC con Ignazio Abate. Ma da non sottovalutare in questa posizione le eventuali aspettative di ripiego del duo Aricò e Galvagno.

Poi, super quotate, le Infrastrutture. Il Pnrr dedica ampio spazio e quattrini a questi capitoli.

Qui, Fratelli d’Italia non transige ed è probabile che uno tra Ruggero Razza e Giusi Savarino possa ottenerlo.

La Lega sembra molto interessata ad Attività produttive e Formazione Professionale.

Per il primo, corre Francesco Scoma politico di grande esperienza, che rivendica e richiede rispetto per avere rinunciato alla candidatura a sindaco di Palermo, mentre per il secondo Luca Sammartino vorrebbe premiata la conferma del suo successo elettorale.

Poi ci sono gli altri cinque  assessorati, delicati come l’Economia e l’Energia, di grande visibilità tipo il Turismo e i Beni Culturali o strategici come la Famiglia, Territorio ed Enti Locali.

Le aspettative dei partiti e dei loro leader sono per una ripartizione che vede anche le presidenze delle commissioni parlamentari con la Bilancio al primo posto.

In questi, oltre a quelli già citati, la competizione vede quali potenziali assessori gli autonomisti Roberto di Mauro e Luigi Genovese, per la DC Nunzia Albano, per la Lega Mimmo Turano, per forza Italia Edy Bandiera, Piero Alongi, Luisa Lantieri e Bernardette Grasso e per Fratelli d’Italia Brigida Alaimo, Giuseppe Zitelli ed Elvira Amata.

Da tenere in considerazione che in concomitanza si sta formando anche il governo nazionale dove alcuni dei neo parlamentari siciliani come gli stessi Musumeci, Miccichè, Minardo, Siracusano, Pogliese potrebbero e penso dovrebbero ricoprire ruoli importanti. Anche queste designazioni potrebbero influire sulle scelte regionali o quelle future comunali ed Europee.

L’auspicio è che si faccia in fretta, che si faccia tanto e che tutti, governi prima di tutti e opposizione, dopo tutte queste trattative e articoli di giornale, si ricordino che ci sono cittadini, studenti, pensionati, imprese e commercianti che vogliono, fortissimamente vogliono poche chiacchiere ma risposte serie per il loro futuro.

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