Proseguono i lavori in Sala delle Lapidi a Palermo quando mancano dieci giorni per potere approvare il tanto discusso Rendiconto 2017.
In Aula presente il vicesindaco Sergio Marino, i revisori dei conti del Comune, l’assessore Gentile, e il presidente di Amat Giuseppe Cimino.
A fare pressione le opposizioni che richiedono a gran voce chiarezza sui conti del Comune di Palermo.
“Il nostro pressing – dichiara il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, leader de I Coraggiosi – sulla chiarezza dei conti e le nostre preoccupazioni stanno sortendo i primi risultanti, eclatanti. Infatti, il presidente di Amat dichiara finalmente in Aula, smentendo le precedenti intenzioni di contenziosi, di voler stralciare dai propri crediti 48 milioni di euro. Incredibile!”
“Somme che il Sindaco – aggiunge il consigliere – aveva già riconosciuto all’azienda votando i bilanci in qualità di socio unico e che ora richiede indietro impoverendo Amat e consentendo che si eroda il capitale sociale. A questo si aggiunge la disastrosa perdita pari 9 milioni l’anno del fallimentare tram. Siamo preoccupati per il futuro dell’azienda e dei servizi. Siamo senza parole!“.
“L’Amat – dichiara il capogruppo del M5s, Ugo Forello – per bocca del suo legale rappresentante, ha deciso di stralciare somme per 48 milioni di euro che dimezzeranno il capitale sociale e porteranno la società a registrare un’enorme perdita di esercizio nel 2017″.
“Il Comune – aggiunge Forello – però non potrà ripianare prima del 2019 le perdite – prima dovrà essere presentato un nuovo piano industriale e di risanamento – per questo temiamo che ci possano essere rischi per la continuità aziendale per la nostra partecipata del trasporto pubblico locale, già provata e in crisi per la gestione non retribuita del tram”.
Mimmo Russo consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha invece consegnato un lenzuolo bianco al vicesindaco Marino chiedendo all’Amministrazione di “arrendersi”. Secondo il consigliere sarebbe arrivato il momento di pensare “Ad una strategia di uscita dal mandato, di accettare la sconfitta e di fare in modo di rispondere alle esigenze dei cittadini“.
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