Il Sindaco Leoluca Orlando ha firmato una ordinanza con la quale autorizza il rilascio della residenza ad una famiglia di cittadini occupanti abusivi di alloggi di edilizia popolare, avvalendosi delle prerogative di legge per la deroga alla normativa nazionale.
Non è Lercio. È tutto vero.
Il sindaco di Palermo ha diffuso oggi la nota con cui autorizza gli uffici di Anagrafe, “affinché procedano analogamente alla concessione della residenza per tutte le famiglie di occupanti che abbiano i requisiti di legge per essere inseriti nelle graduatorie ERP ed abbiamo al proprio interno sofferenza vulnerabili quali minori, anziani o persone con disabilità. Allo stesso tempo la residenza dovrà essere concessa ai cittadini che, in attuazione della legge regionale 8 del 2018, hanno avuto riconosciuto dal Comune o dallo IACP il diritto a sanare la propria situazione pagando i canoni arretrati. In base al Decreto legge 47/2014, sarebbe infatti impossibile l’iscrizione anagrafica degli occupanti abusivi presso la stessa abitazione occupata nonché l’attivazione dei contratti di fornitura idrica ed elettrica“.
In pratica, anziché condannare senza se e senza ma, ogni forma di illegalità, Orlando ha deciso di chiudere un occhio, premiando gli abusivi. Un paradosso. La casa sarà anche un diritto, ma non a scapito della collettività che paga le tasse e non infrange la legge.
Nonostante l’evidente stranezza, per il Sindaco del Capoluogo siciliano è tutto normale, e anzi esalta il suo provvedimento: “Tutto questo si inserisce in un più ampio percorso di attenzione agli ultimi, di contrasto ad ogni forma di marginalità sociale e di contrasto all’illegalità. Sappiamo tutti che centinaia di cittadini, migliaia di palermitani sono oggi costretti ai margini perché formalmente impossibilitati ad accedere ai servizi essenziali quali il servizio sanitario, i pediatri per i propri figli, un regolare e legale contratto di fornitura di acqua ed energia elettrica. Permettere a questi cittadini di uscire dall’illegalità significa rompere il condizionamento che la criminalità può esercitare. Motivo in più per sollecitare ed impegnarci ad accelerare e sostenere la regolarizzazione degli occupanti che ne hanno i requisiti di legge sia per gli immobili comunali sia per quelli dello IACP“.
Ecco quanto precisa la nota di Palazzo delle Aquile: “Avvalendosi delle prerogative di legge per la prevenzione di situazioni di rischio igienico-sanitario, il Sindaco ha quindi disposto che si possa procedere all’iscrizione anagrafica. Il provvedimento riguarda potenzialmente circa 3.700 famiglie (12.000) persone nel territorio cittadino, occupanti di immobili comunali (circa 2.000 famiglie) o dello IACP (circa 1.700). Il provvedimento riguarderà unicamente quelle famiglie che hanno determinate e verificate condizioni di disagio e quelle che avranno avviato il percorso di sanatoria previsto dalla legge regionale 8 del 2018″.
Sarà anche una forma di attenzione alle famiglie disagiate, ma così non si dà un bel messaggio. Si fa capire anche a chi non ha ancora occupato case che l’abusivismo e l’illegalità pagano.