Dieci arresti e nove denunce: questo è il bilancio dei primi mesi d’attività della Rete Antiviolenza costituita dai carabinieri di Palermo lo scorso 14 novembre.
Uno spazio libero che agevola la condivisione delle esperienze e lo scambio di know how fra i carabinieri della Racc, che ha dato fino ad oggi ottimi risultati sia nella fase di ricezione delle denunce che in quella di supporto alla vittime di violenza di genere.
In particolare, sono stati 16 gli accessi alla sala ascolto dedicata alle vittime vulnerabili e denominata “una stanza tutta per se”, situata all’interno della zona popolare della Stazione carabinieri di Palermo Oreto. Questo luogo è stato arredato secondo uno studio specifico che incentiva un approccio empatico con chi intende denunciare. Tale fattore si è rivelato un ottimo strumento esemplificativo nell’emersione di episodi di violenza.
L’esperimento di “Rete” dei carabinieri di Palermo funziona in concreto, basato su un gruppo composto da donne e dauomini con specifiche attitudini, competenze, sensibilità e volontà di impegno che l’Arma ha potuto e voluto mettere in campo per moltiplicare la propria efficacia. Numerosi inoltre gli appuntamenti di formazione interna e esterna, a cui i militari coinvolti nel progetto hanno partecipato.