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Tra Greci, Corinzi, Arabi, Normanni e Spagnoli ogni colonizzazione ha lasciato in Sicilia le sue impronte storico culturali e ne ha arricchito in modo indelebile il patrimonio gastronomico. I ricordi del passato, le guerre e le dominazioni da una parte e dall’altra una terra “la Sicilia” che ha saputo e sa donarci doni preziosi, frutto di commistioni multietniche che profumano di sogni e speranze.
“Sai cos’è la nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando”, così scriveva Leonardo Sciascia.
E allora chiudiamo gli occhi e sogniamo la Sicilia nel XII° secolo dove, alla corte di Federico II° di Svevia, conoscitore della buona tavola, nascono le specialità di rosticceria.
Dagli Arabi, la gastronomia sicula ha ereditato il dono della frittura, l’uso del sesamo, dello zucchero di canna e della profumata cannella. E così i talentuosi cuochi di Re Federico, danno sfogo alla creatività più assoluta.
Oggi la rosticceria è simbolo di tante e troppe cose, è lo “street food per eccellenza”, un intreccio di dinamiche sociali dalle tante sfumature. E’ l’emblema di unione, in tutta la Sicilia verosimilmente l’impasto ha un’unica caratterizzazione “la nota zuccherina” che ci regala morbidezza e fragranza uniche. Da sinonimo di convivialità, la rosticceria è il “fast food” comodo e a qualsiasi orario. Ogni siciliano sa che a qualsiasi ora, in Sicilia, può trovare una rosticceria aperta dove trovare ristoro e sentirsi come a casa.
Il team di Dulcis Inside
Giuseppe Marrone
Emanuela Bova Conti