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Tutto rinviato a domani

Salta il voto sul nuovo contratto di servizio di Reset, assenti grossi pezzi della maggioranza

martedì 12 Novembre 2024

Non c’è il numero legale. Salta la seduta relativa al nuovo contratto di servizio di Reset. La società Partecipata guidata dal presidente Fabrizio Pandolfo sarebbe la terza azienda comunale a dotarsi di un importante di programmazione dopo Sispi ed Amg. Nella maggioranza però le idee non sembrano ancora abbastanza chiare. Sotto accusa, in particolare, l’articolo 28, ovvero quello che riguarda i servizi aggiuntivi che il Comune potrebbe affidare a Reset. Da Fratelli d’Italia è stato chiesto che ogni ulteriore affidamento debba avvenire nel rispetto del piano di riequilibrio. A tal proposito i meloniani, insieme alla DC e a Lavoriamo Per Palermo, hanno presentato un emendamento. Una mossa che non è stata gradita al resto della maggioranza che, di conseguenza, non si è presentata in aula durante la prosecuzione pomeridiana.

Secondo quanto previsto dalla bozza di documento che Sala Martorana è stata chiamata a votare, la società si occuperà di una pluralità di servizi: dalla cura del verde urbano ai servizi di pulizia, dalle funzioni di portierato alla cura del decoro dei cimiteri. Attività già svolte in passato e alle quali si aggiungerà il servizio di pulizia delle spiagge. Materia da tanti rimasta in un limbo normativo e i cui effetti si sono viste nella ben nota vicenda nei rifiuti rimasti abbandonati per mesi sull’arenile di Romagnolo. Ciò al netto dei nove emendamenti presentati all’attenzione dell’aula.

Cosa prevede il contratto di servizio di Reset

Il documento si compone di quattordici pagine di contratto, suddivise in 29 articoli. Secondo quanto previsto dal nuovo contratto di servizio, la Reset si dovrebbe occupare dello “svolgimento di servizi strumentali a favore delle società consorziate“.

La proprietà dell’azienda infatti non è esclusiva del Comune di Palermo, ma anche delle sue aziende Partecipate. Non cambia il corrispettivo annuo, bloccato dai vincoli imposti dal piano di riequilibrio. Trentuno milioni di euro all’anno che saranno così ripartiti: 8,2 milioni per la cura del verde pubblico (di questi 1,2 milioni di euro saranno destinati alla pulizia dei cimiteri comunali), 1,2 milioni di euro per le politiche socio-sanitarie e per il canile municipale, 176.000 euro per la pulizia delle spiagge, 218.000 euro per il trasporto degli alunni disabili, 5,1 milioni per le attività di custodia, 7,3 milioni per le attività di pulizia e 1,7 milioni per i costi indiretti di struttura. Il resto dei fondi verranno spesi su tasse ed IVA.

Nove anni di contratto, possibile integrazione di attività aggiuntive

Il Comune di Palermo ha inoltre la facoltà di affidare, di volta in volta, servizi aggiuntivi alla Reset. Fra questi rientrano le attività di diserbo delle strade, i servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione, sanificazione, portierato notturno, gestione e manutenzione delle ville e dei giardini storici, manutenzione straordinaria di arredi urbani, potatura di essenze arboree. Attività che dovranno essere svolte nel numero massimo di 1.582.922 ore di lavoro annue, con un coefficiente orario di fatturazione fissato a 17,45 euro l’ora. L’atto dovrebbe essere prelevato nuovamente giovedì. Domani, secondo quanto filtra da fonti d’aula, verrà dato invece spazio ai debiti fuori bilancio e al bilancio consolidato.

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