PALERMO – Un workshop di due giorni, venerdì 18 e sabato 19 maggio, per parlare di tromboembolismo, una malattia che costituisce la terza causa di morte dopo la sindrome coronarica acuta e l’ictus. Le sue complicanze (TVP ed EP) hanno rispettivamente una incidenza pari 1.5 casi per 100 persone anno e 1/1.000 persone anno incrementando in maniera esponenziale nei soggetti con età maggiore di 80 anni.
“Ad oggi la disponibilità di diverse classi farmacologiche quali le eparine non frazionate, le eparine a basso peso molecolare, il fondaparinux, i dicumarolici ed i nuovi anticoagulanti orali forniscono la possibilità di adottare un diverso approccio clinico con la formulazione di percorsi diagnostico-terapeutici nell’ambito di una gestione multispecialistica – afferma il professore Salvatore Corrao direttore dell’U.O. di Medicina interna dell’Arnas Civico Palermo.
L’obiettivo di queste due giornate di formazione e informazione – continua il professore Corrao – è quello di identificare i criteri di appropriatezza diagnostico – terapeutica nel paziente con malattia tromboembolica, e quindi, lo scopo è quello di fornire gli elementi per il buon uso delle risorse nel rispetto della sostenibilità del sistema, dell’integrazione dei vari specialisti coinvolti nella gestione ospedaliera di questi pazienti e di un corretto follow – up“.
Gli argomenti trattati riguardano: la definizione di malattia tromboembolica; l’approccio diagnostico e terapeutico, la profilassi del tromboembolismo e le popolazioni ‘speciali’ e la continuità ospedale-territorio e l’appropriatezza clinica e farmaco economica.
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