“Dopo le miserie che l’inchiesta palermitana sulla sanità ci ha regalato nei giorni scorsi, nessuna furbizia politica è più tollerabile“.
A dichiararlo è il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. Il riferimento è all’operazione “Sorella Sanità“, un terremoto scaturito dal blitz della guardia di finanza che ha eseguito – su disposizione del gip del tribunale di Palermo – 12 misure cautelari, sequestrato 7 società con sede in Sicilia e Lombardia e altri 160 mila euro di tangenti che sarebbero state già pagate.
“I commissariamenti in atto nelle Aziende sanitarie vanno risolti nominando, secondo procedure trasparenti, direttori e dirigenti. Sostituire un commissario con un altro, come si pensa di fare con la ASL di Agrigento, magari sperando di trarne utilità in vista delle future amministrative, è inaccettabile“, chiosa Claudio Fava.