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Sanità, partnership tra la fondazione Giglio di Cefalù e il Policlinico Gemelli di Roma | VIDEO

mercoledì 16 Giugno 2021

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La Fondazione ‘Giglio’ di Cefalù avvia il percorso per essere riconosciuta come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, instaurando un partenariato con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma.

La sinergia tra sanità siciliana e sanità romana guarda ad una maggiore qualificazione dei livelli di prestazioni offerte dell’ospedale di Cefalù, ampliandone la gamma per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalenza oncologica”.

Il progetto “Gemelli Giglio Medical Partnership, presentato dinanzi alle massime istituzioni della Regione Siciliana, costituisce “La prima esperienza in Italia di un partenariato pubblicoprivato che si definisce con una procedura di evidenza pubblica, che ha tempi chiari ed ha obiettivi importanti “, ha detto l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza. 

L’esponente del governo Musumeci ha poi aggiunto che “Sarà, ovviamente, la possibilità per tanti pazienti siciliani, che si dirigevano verso il Policlinico Gemelli, di poter essere operati in Sicilia”.

Azioni di intervento sono state messe in campo “Perché –  ha specificato l’assessore Razza –  tre cose abbiamo chiesto a questo accordo: la prima che ci fossero i professionisti, che lavorano a Roma, pronti a venire direttamente qui a Cefalù; che vi fosse la prospettiva di formare medici siciliani, creando l’operazione di scambio con il Policlinico Gemelli, e che ci fosse la prospettiva di dare a questo territorio un’ulteriore facoltà di medicina internazionale, insieme agli altri Atenei siciliani, che possa aumentare la capacità di attrattiva del nostro sistema”.

Pensiamo a Cefalù come un grande distretto sanitario e della ricerca che guardi al Sud del mondo. E’ la sfida che, sin dall’insediamento, il governo Musumeci ha raccolto come obiettivo strategico e metodo collaudato nel mondo perché tanti giovani tornino qui a mettere a frutto la formazione ricevuta altrove”, ha concluso l’assessore Razza.

In Sicilia possiamo diventare una sanità d’eccellenza, abbiamo le strutture e abbiamo anche le abilità professionali. Serve soltanto una sana programmazione che abbiamo già avviato da un paio d’anni e una delle tappe più importanti passa dal Giglio di Cefalù. Questa è soltanto una delle tappe che pensiamo di raggiungere entro questa legislatura. Per il dopo ci organizziamo”, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Stiamo costruendo il futuro, giorno dopo giorno – ha detto il presidente Musumeci – recuperando, nonostante la pandemia, i tanti ritardi di un passato che non ci appartiene, dopo 30 anni di politica folle che pensava di risolvere i problemi della sanità con i tagli alle risorse e non con i tagli agli sprechi, che è cosa diversa. E’ un percorso che abbiamo avviato da tempo, e la tappa di Cefalù diventa una “bandierina”, motivo di orgoglio perché questa è una parte importante delle aree interne della Sicilia”.

E se pensiamo alla problematica della carenza di figure professionali qualificate, nell’ambito della Sanità siciliana, il governatore Musumeci ha colto l’occasione per manifestare apertamente la sua contrarietà al numero chiuso nella facoltà di medicina “Smettiamola con la vergogna del numero chiuso. E’ un crimine negare a un giovane il diritto di sognare solo perché ha sbagliato un quiz”.

Il presidente ha poi annunciato un suo progetto di formazione e di integrazione “La Sicilia ha bisogno di un Politecnico del Mediterraneo, una struttura dove si parli l’arabo e l’inglese, per formare migliaia di africani e asiatici che, una volta acquisite le competenze necessarie, possano metterle a disposizione nella loro terra. Dobbiamo pensare alla Sicilia come al vero centro del Mediterraneo. Oggi, concretizziamo un obiettivo importante nell’ambizioso percorso per dotare la Sicilia di realtà sanitarie prestigiose e all’avanguardia”.

Il progetto prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, di programmi di formazione e trasferimento di knowhow e la valorizzazione delle risorse interne. Inoltre, la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la facoltà di medicina e chirurgia dell’università ‘Cattolica del Sacro Cuore’.

Uno straordinario e ambizioso progetto di collaborazione e di cooperazione tra le due entità, per offrire le eccellenze e cure mediche d’avanguardia ai pazienti, con la garanzia di erogare le prestazioni sanitarie all’interno della regione in cui vivono e lavorano.

La partnership con la Fondazione Giglio vuole celebrare l’unione del Gemelli con una delle più brillanti realtà sanitarie siciliane con l’obiettivo dichiarato di evitare i viaggi della speranza. Noi vogliamo portare le migliori cure, assieme al Giglio, a Cefalù per far sì che i siciliani non siano costretti ad andare fuori dalla regione per farsi curare”, ha concluso Rocco Bellantone direttore del governo clinico della neonata partnership e  presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

Presenti alla manifestazione anche gli assessori regionali alla Pubblica Istruzione e al Territorio, rispettivamente Roberto Lagalla e Toto Cordaro, ed il commissario per l’emergenza Covid 19 per la provincia di Palermo, Renato Costa.

Le attività sanitarie si svolgono per centri di eccellenza. I primi a partire il centro malattie endocrine e obesità il centro chirurgia del pancreas e colon-rettale laparoscopia e robotica e il centro chirurgia del fegato e delle vie biliari. Ad ottobre partirà il centro di oncologia, ginecologia e quello per il trattamento dell’endometriosi per proseguire, entro un anno, con l’avvio di tutte le attività in programma. Fra queste, il centro per il trattamento dei tumori della tiroide, il centro per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie dell’endometrio e il centro integrato di chirurgia robotica. Il cronoprogramma prevede l’avvio delle attività ambulatoriali dei primi tre centri entro giugno e dell’attività chirurgica, con i primi ricoveri, a settembre.

Il progetto é regolato da una convenzione della durata di 10 anni che prevede il trattamento, in regime di ricovero, di 18.805 pazienti (dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno). Sono già stati individuati e definiti i responsabili dei primi tre centri di cura nell’ambito della partnership tra fondazione ‘Giglio’ e policlinico ‘Gemelli’ di Roma. Per il centro di malattie endocrine e obesità il professore Marco Raffaelli, direttore dell’unità di chirurgia endocrina e metabolica del Gemelli. Con Raffaelli, dal Policlinico Gemelli arriveranno la specialista in endocrinologia e metabolismo Mia Lovicu e il chirurgo endocrino e dell’obesità Luca Sessa.

A dirigere il centro della chirurgia del pancreas e colorettale sarà il professore Sergio Alfieri, direttore della chirurgia digestiva e del pancreas e coordinatore del centro chirurgico del pancreas del Policlinico Gemelli. Il centro di chirurgia del fegato e delle vie Biliari viene diretto dal professore Felice Giuliante, direttore della chirurgia biliare del policlinico Gemelli. I medici del Gemelli si integreranno con quelli del Giglio nella presa in carico e cura del paziente e sarà un’occasione per il trasferimento di competenze e know how da un centro altamente specializzato in queste tipologie verso l’ospedale siciliano.

Sono orgoglioso di questo progetto su cui abbiamo investito le nostre migliori energie negli ultimi due anni con la consapevolezza di portare a Cefalù competenze e professionalità tra le migliori in Italia. Lo scopo é triplice: offrire ai siciliani le migliori cure nella nostra regione, intercettare quelle patologie con più numerosi “drg di fuga”, e ampliare le prestazioni offerte dal nostro ospedale” ha detto il presidente della Fondazione Giglio, il professore Giovanni Albano, che ha presentato l’iniziativa

L’offerta incide nella riduzione dei costi della mobilità passiva, infatti “Il progetto – ha aggiunto il presidente Albano – ha una sua sostenibilità economica e i costi sono legati alle attività realizzate”.

“Il Giglio-Gemelli e non Gemelli-Giglio perché questo é l’ospedale a cui si stanno affiancando nostri amici del Gemelli e spero sia utile, anzi ne sono sicuro”, ha dichiarato presidente dell’assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, che ha aperto i lavori della cerimonia.

“Questo é un ospedale – ha aggiunto – che conosco molto bene, sin dal giorno in cui é nato perché lo abbiamo ‘fatto nascere’ ai tempi del San Raffaele. Questo é un ospedale che é stato sempre un centro d’eccellenza, ma da quando é andato via il San Raffaele qualche problema c’é stato. Oggi arrivano i nostri amici del Gemelli ed io sono fiducioso che si possa ritornare agli antichi splendori di questo ospedale, cosa di cui ha assoluto bisogno in tutta la comunità della Madonie”.

“Bisogna lavorare molto seriamente, bisogna portare qui le persone migliori e non quelle utili a qualche raccomandazione, bisogna che l’ospedale torni ad essere l’eccellenza che era una volta. Ha tutte le possibilità per esserlo, perché l’ospedale é bello, é in un punto strategico importantissimo, perché non credo ci siano problemi di soldi dato che la Regione si é fatta carico di eliminare tutto il contenzioso e ha ripagato tutti i debiti che c’erano. Ma soprattutto ci sono le condizioni per fare le Giglio un ospedale d’eccellenza. Non vedo l’ora di applaudire il Gemelli per aver realizzato con noi questo risultato”, così ha concluso il presidente dell’Ars.

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