Gli infermieri di tutta Italia scendono in piazza in quanto sono a sfavore della bozza di contratto collettivo del comparto sanità che dovrebbe prevedere ”Deroghe agli orari di lavoro, abusi sugli straordinari, meno fondi per il personale”.
Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, le ritiene “peggiorative delle condizioni di lavoro” e il 23 febbraio a Roma sarà presente per lo sciopero dei lavoratori del comparto sanità.
“Dalla Sicilia è prevista una forte adesione e una mobilitazione di tantissimi operatori. In alcune province sono previste iniziative pubbliche locali come a Trapani, dove si terrà un sit-in davanti alla prefettura anche per informare la cittadinanza su quella che sarà la qualità assistenziale per i prossimi anni“, sottolinea il sindacato che sta organizzando la trasferta nella Capitale e conta di coinvolgere “un nutrito gruppo dei 20 mila infermieri al lavoro nell’Isola“.
“La bozza del nuovo contratto – dice il leader siciliano, Francesco Frittitta – prevede in realtà un peggioramento delle condizioni lavorative all’interno di tutti presidi ospedalieri. Come la deroga sulla legge dell’orario lavorativo, che porterà i professionisti a lavorare anche 24 ore di fila. Chi si farebbe assistere da un professionista che ha lavorato così tante ore di seguito? La deroga alle 48 ore settimanali verrà poi diluita sui 12 mesi determinando di fatto un abuso dello straordinario e un ricorso maggiore ai fondi del personale“.