Confermato l’impegno dell’impresa a consegnare i lavori definitivamente, con le certificazioni, entro il 15 novembre. Poi l’Università installerà le attrezzature. “Così, finalmente, entro brevissimo tempo la città potrà avere un nuovo pronto soccorso, con sale operatorie e la degenza relativa alla chirurgia”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso della visita di questa mattina al Policlinico universitario “Paolo Giaccone” di Palermo, dove sono in corso i lavori per i nuovi padiglioni di chirurgia ed emergenza-urgenza. In particolare, verranno realizzati il nuovo pronto soccorso, quattro sale operatorie e un reparto di degenza post-operatoria.
Il governatore ha voluto verificare lo stato dei cantieri che hanno subito pesanti ritardi. Incontrando i vertici dell’azienda ospedaliera, dell’Università e i titolari dell’impresa che sta eseguendo i lavori, ha acquisito l’impegno di tutte le parti in causa per dare una ulteriore accelerazione al completamento delle opere. Ad accompagnarlo Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo, Alessandro Caltagirone, commissario straordinario del Policlinico, Clara Celauro, pro-rettore all’edilizia, Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica, e Salvatore Lizzio, dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico e neo coordinatore della struttura commissariale per il potenziamento della rete ospedaliera siciliana.
«Occorreva uno sforzo di tutti – ha aggiunto il presidente – per dare una spinta verso la conclusione delle opere. Ho raccolto in questo senso l’impegno degli addetti ai lavori». Schifani ha voluto ribadire l’attenzione delle istituzioni regionali alle questioni sanitarie – in particolare a quelle che riguardano le strutture di emergenza che sono spesso la prima interfaccia con il cittadino – sottolineando l’importanza dell’apertura di un nuovo pronto soccorso a Palermo per decongestionare le altre realtà cittadine: «La sanità, in particolare nella logica del pronto soccorso, ha bisogno di cura, di attenzione e di sensibilità», ha concluso.