Aumentano in Italia i bambini in condizione di assoluta povertà. Lo rivela uno studio di “Save the Children“.
Secondo l’VIII Atlante dell’infanzia a rischio “Lettera alla scuola”, i bambini in povertà assoluta sono quasi un milione e trecento, 1 su 8, il 14% in più rispetto all’anno precedente. Una povertà che sembra gettare ombre anche nella cultura generale e scolastica di ogni cittadino.
La Sicilia ha il primato negativo per ragazzi che lasciano precocemente la scuola, quasi 1 su 4, seguita dalla Calabria. I dati rilevati da Save the Children sono confermati anche dalla ricerca portata avanti da Pasquale D’Andrea, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo, e approfonditi durante la Carovana dei Diritti.
Per quanto riguarda i minori a Palermo solo una percentuale del 6% circa di bambini tra gli 0 e i 3 anni (circa 1.400) riesce a frequentare il nido o usufruisce di servizi integrativi, anche grazie ai fondi del piano nazionale di azione e coesione, a fronte di una media nazionale del 13%.
“La Carovana dei Diritti – spiega Pasquale D’Andrea – ha permesso di evidenziare quali sono i bisogni educativi richiesti direttamente dai piccoli interessati, cioè dai bambini e dalle bambine di Palermo. Le condizioni socio economiche di certi quartieri non permettono, pur volendolo, uno sviluppo e un miglioramento dello status in cui i ragazzi sono nati e stanno crescendo. Lo studio rappresenta dunque la certezza di un doveroso intervento da parte delle istituzioni, con la ferma intenzione di cambiare la città di Palermo a partire dai piccoli cittadini”.