“I numeri all’interno dell’hotspot e gli sbarchi sono talmente alti da dichiarare che siamo in uno stato di emergenza perchè nel rapporto tra i dati di oggi e quelli del 2011, quelli di oggi sono più alti. Chiedo l’emergenza perché facilita nell’affrontare le problematiche”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ospite di Agorà Estate su Rai 3.
Per il sindaco di Lampedusa, al momento sull’isola – dove però è arrivata questa mattina la nave-quarantena che ha già imbarcato oltre 250 migranti – ci sono “1.300 persone in due strutture: l’hotspot che era pieno con 1.100 persone e in più – ha affermato – ci sono altre duecento persone in una struttura della chiesa, perchè all’interno del centro accoglienza non entrava materialmente più nessuno”.
Il blocco navale, secondo Martello, “non funziona perché quando uno blocca un’imbarcazione a mare e non si ferma, va a fondo. Si dice blocco navale – ha continuato – per fare morire le persone. Non credo che quelli che sono su una nave faranno morire le persone. Il problema – ha concluso – è cercare di non farli partire, di collaborare con il governo tunisino e di essere pressanti”.