Occhi al cielo e può capitare di imbattersi per la città nelle cosiddette “scarpe volanti” (shoefiti), appese ai cavi della luce, del telefono o sui rami degli alberi. Il fenomeno, tanto curioso quanto insolito, è attestato anche a Palermo in diverse strade e quartieri del centro storico, come ad esempio a Ballarò, ma al giorno d’oggi ancora oscuro ed ambiguo risulta essere il suo significato. Poco conta la tipologia o il colore delle calzature prescelte, mentre la pratica accertata è quella di legare i lacci di una o due scarpe tra di loro per poi lanciarle in aria.
Sullo Shoefiti, tendenza di origine statunitense, il cui termine appunto deriva dall’unione di “shoe” (scarpa) e “graffiti”, esistono diverse interpretazioni, sia positive che negative.
Per quanto riguarda le motivazioni delle “scarpe volanti“, sembra prevalere nella maggior parte dei casi l’idea che ci siano fattori legati alla malavita. Non sorprende in tal senso ascoltare tra la gente esclamazioni come “è un simbolo della mafia”, “servono a segnalare ai ragazzi i luoghi dove è possibile trovare la droga” o anche “è una bravata giovanile”. Vuoi o non vuoi, se si considerano attendibili queste motivazioni, risulterebbe altrettanto difficile spiegare la poca considerazione del fenomeno.
Particolare, invece, la prospettiva positiva: il lancio delle scarpe, infatti, potrebbe essere inteso come rito di passaggio per quanti, soprattutto giovani, intraprendano un nuovo percorso di studi o un’attività lavorativa. Interessante, poi, nonostante sia poco condivisa – l’idea di attribuire allo shoefiti una valenza magica, nel senso che le scarpe servirebbero a tenere lontano dal luogo dove queste sono state appese, le energie negative o le entità malvagie.
Le diverse interpretazioni, tuttavia, risultano attualmente avanzate da chi osserva il fenomeno ed è pure difficile trovare qualcuno, che in prima persona si faccia avanti spiegando il perché dell’azione compiuta.
Rimane, dunque, aperto il dibattito attorno al reale significato delle “scarpe volanti” ed alle ipotesi avanzate si aggiungono, poi, anche diverse considerazioni sull’impatto del fenomeno nell’ambito del decoro urbano.