Su disposizione della magistratura di Agrigento la guardia di finanza di Sciacca ha sequestrato denaro e altre disponibilità finanziarie per un importo di 240 mila euro nei confronti dei titolari di un’azienda zootecnica. La misura cautelare è scaturita dalle indagini condotte dai finanzieri della compagnia saccense nei confronti dell’impresa, i cui responsabili – secondo gli investigatori – “avrebbero gonfiato in maniera fraudolenta gli importi corrisposti a titolo di contributi a fondo perduto dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura con fondi dell’Unione europea”.
La norma in questione prevede che l’entità della sovvenzione spettante a ciascun beneficiario sia calcolata sulla base della disponibilità dei fondi destinati alle attività agricole. Gli indagati, tuttora a piede libero, sono accusati di avere ripetutamente truffato l’organismo pagatore, dichiarando di condurre superfici di terreno agricolo superiori al reale. Per i finanzieri lo avrebbero fatto mediante la presentazione di falsi contratti di comodato e affitto di terreni stipulati all’insaputa dei proprietari dei terreni. Diversi proprietari terrieri, interpellati dagli investigatori, hanno disconosicuto le firme apposte sui falsi contratti prodotti ai competenti uffici per poter beneficiare delle erogazioni pubbliche, mentre altre firme erano riferite a persone decedute o emigrate all’estero tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.