Telimar e Ortigia escono entrambe sconfitte, e con un pizzico di amarezza, dalle semifinali del round scudetto. Se i biancoverdi nulla possono contro la Pro Recco, i palermitani lottano fino all’ultimo secondo senza però riuscire a chiudere in bellezza, costretti a salutare la Len Euro Cup dopo tre anni di qualificazioni consecutive.
Quella andata in scena a Punta Sant’Anna è stata una partita avvincente, più nervosa dell’andata e ricca di cartellini rossi. Alla fine è il Quinto ad aggiudicarsi la gara 2. Il Club dell’Addaura perde Baldineti e Araujo già a metà del secondo periodo, sul risultato di 7-4. La squadra perde il punto di riferimento tecnico, ma non molla e riesce più di una volta a rifarsi sotto, perdendo nel frattempo per proteste anche Vitale, Metodiev e Lo Cascio. La tensione, però, continua a salire e molte occasioni vengono sprecate in attacco. Nonostante tutto, si arriva all’ultimo quarto sul distacco di una sola rete.
Seppur con il medesimo esito, è stato un match totalmente diverso quello della Caldarella. I siracusani ci provano con coraggio e a viso aperto, ma battere il Recco, al momento, non è impresa possibile. L’Ortigia, rispetto a gara 1, migliora sensibilmente le percentuali sia a uomo in meno che a uomo in più, ma fa fatica quando gli ospiti alzano il ritmo. I campioni d’Italia mettono in acqua la loro forza e rapidità, qualificandosi per la diciottesima volta consecutiva alla finale scudetto. Gli uomini di Piccardo giocano una buona partita, soprattutto a livello offensivo, ma soffrono in difesa, in particolare a uomini pari, non riuscendo a contenere l’attacco dei recchelini.
QUINTO – TELIMAR 15-14
Primi minuti che vedono il TeLiMar attaccare con forza, con i liguri a difendere bene la porta con il sempre presente Massaro. Ottima fase difensiva del Club dell’Addaura. Dopo un palo a testa, è il Quinto, però, a sbloccare il risultato con un rigore tirato da Nora e solo intuito da Jurisic. Ne approfittano gli uomini di Bittarello che raddoppiano in superiorità con Ravina. Accorcia subito Hooper in extra player. Risponde il mancino Panerai da posizione 1. Nervosismo in vasca per un calcio al volto subito da Hooper. Sulla ripartenza in controfuga è Molina a bucare la rete per il 4-1 su cui si chiude il primo periodo.
La seconda frazione si apre con il TeLiMar che trasforma dai cinque metri con Hooper, ma i liguri sono attenti e ribattono con Ravina allo scadere dell’uomo in più. Botta e risposta con il numero 6 in calottina blu in grande spolvero. Alzo e tiro e tripletta personale per lui. Altro rigore per i palermitani, che si rifanno prepotentemente sotto ancora con Hooper. Figari in superiorità e Ravina in controfuga provano ad allungare ancora. Proteste veementi della panchina TeLimar, che perde Baldineti, ammonito già nel primo tempo, e la team manager Araujo. Reagisce comunque il TeLiMar con Occhione in più. Ravina firma l’8-5. Massaro in più di una occasione dice no ai siciliani. All’intervallo lungo si va sul 9-5 per il rigore trasformato da Panerai.
La seconda metà del match vede Occhione accorciare. Il TeLiMar, però, perde un’altra pedina importante, con il rosso per proteste a Vitale. Massaro protagonista anche sul tiro dai cinque metri di Giorgetti, troppo centrale. Sul capovolgimento di fronte Molina non perdona. Giorgetti si fa perdonare subito dopo, portando i suoi sul -3 in extra player. Hooper in superiorità e Giliberti a uomini pari per il 10-9. La palomba di Nora sorprende tutti. Altro rigore per il TeLiMar e altra parata di Massaro, stavolta su Hooper. Ma il Club dell’Addaura non ci sta e con Occhione su uomo in più si porta sull’11-10 a 1’04 dal termine del terzo quarto. Niccolò Gambacciani fa 12-10 in più, ma a 4” è ancora Hooper in superiorità a tenere più che mai viva la partita.
Molina in più in apertura degli ultimi 8 minuti di gioco. Il TeLiMar ha l’occasione di accorciare con l’espulsione temporanea di Massaro, ma per un fallo contro sono ancora i liguri in attacco. Rigore trasformato da Nora, con Metodiev che per proteste viene espulso dalla panchina. La rabbia dei siciliani è tutta nella rete di Occhione del 14-12, quando mancano ancora 4’25. C’è ancora tempo. E Giorgetti sembra sfruttarlo a proprio favore, segnando il 14-13 in più. Ancora proteste, per un fallo di Panerai che spacca il labbro a Woodhead, non visto dalla coppia arbitrale. E allora Nora fa 15-13, con Jurisic che devia soltanto. Ancora 2’ per le speranze del TeLiMar, con gli unici superstiti che non si risparmiano. Sul finale, con gli animi che si scaldano ulteriormente, rigore per i palermitani ed espulsione per Figari, con Hooper che firma il 15-14. Il TeLiMar ci prova fino agli ultimi 7”, provando il tutto per tutto, ma non basta
ORTIGIA – PRO RECCO 11-18
Il gap del punteggio finale è frutto delle due devastanti fiammate del Recco: nel primo tempo, che è iniziato con un netto 3-0 e si è concluso con i liguri avanti 4-1; e in avvio di terzo tempo, quando un parziale di 4-0 porta Di Fulvio e compagni sull’11-4 e inibisce le speranze di rimonta dell’Ortigia, che aveva chiuso sotto di 3 reti (4-7) la prima metà di gara. I biancoverdi, comunque, reagiscono con orgoglio riducendo nuovamente lo svantaggio con la doppietta di Ferrero e il gol di La Rosa.
Negli ultimi 8 minuti, le due marcature di Inaba, tra i migliori oggi, concretizzano un parziale di 5-1 e portano l’Ortigia sul 9-12. Il Recco, però, è paziente e attende il momento giusto per accelerare nuovamente. Lo scatenato Zalanki dà il via a una nuova fiammata ligure, con un parziale di 6-2 che spegne definitivamente il match. Finisce 18-11 per il Recco, ma l’Ortigia non ha sfigurato, soprattutto per quel che riguarda l’atteggiamento.
A fine match, il tecnico Stefano Piccardo, ha analizza la prestazione dei suoi ragazzi: “Oggi abbiamo fatto bene in fase offensiva, producendo tanto gioco e segnando undici gol al Recco, che sono tanti. Male, invece, la parte difensiva. Purtroppo, a volte, giocare contro di loro ti porta ad arrivare stanco nei momenti in cui dovresti mettere il braccio e oggi, in tante occasioni, abbiamo preso gol per stanchezza e perché si va in fatica. Non dimentichiamoci, però, che il Recco, non più tardi di tre giorni fa, in Champions, ha doppiato i campioni di Croazia dello Jadran, battendoli 18-9. Quindi, dobbiamo comprendere bene di cosa stiamo parlando. La qualità dei loro giocatori è altissima“.
I momenti decisivi oggi sono stati il primo tempo e l’inizio del terzo, quando il Recco ha realizzato due parziali importanti, di 4-1 e 4-0: “Ho chiamato time-out per cercare, come si suol dire, di serrare i ranghi. E devo dire che è stato un time-out fruttifero, perché poi credo che abbiamo avuto un 5 a 1 di parziale a nostro favore, che contro di loro è tanta roba. Dispiace per le tante reti subite, perché 18 oggettivamente sono tante, però abbiamo cercato anche oggi di mettere tutto quello che avevamo dentro e di questo devo ringraziare i miei giocatori. Fin dove siamo riusciti fisicamente, abbiamo fatto quello che potevamo, poi c’è stata un po’ di confusione. Direi che sono comunque contento per quello che riguarda la mia squadra, mi è piaciuto l’atteggiamento“.
Il tecnico biancoverde mette nel mirino, con fiducia, il prossimo importante impegno, ossia la finale per il terzo posto contro la vincente della sfida tra Brescia e Savona: “Ora dovremo iniziare a lavorare per la finale per il terzo e quarto posto, dove cercheremo di giocarci le nostre chance. Abbiamo dimostrato con i risultati che con le altre squadre ce la siamo giocata alla pari. Poi si vince o si perde di un gol, però il livello tra le prime ormai è questo. Solo il Recco fa storia a sé“.