“La polizia municipale di Palermo ha fatto il proprio dovere denunciando Massimo Castiglia. Il presidente della prima circoscrizione, se le notizie di stampa dovessero essere confermate, ha reso un pessimo servizio alle istituzioni che invece dovrebbe onorare”.
La Lega si schiera dalla parte delle forze dell’ordine, prendendo nettamente le distanze dal comportamento del presidente della prima circoscrizione di Sinistra Comune accusato di avere interferito con gli agenti della polizia municipale impegnati nello sgombero della piazza di Ballarò durante un incontro all’ex cinema Edison.
“Impedire la pubblica funzione di sicurezza e inveire contro pubblici ufficiali è un pessimo esempio in una città nella quale l’ordine ed il rispetto delle regole sono considerati talvolta un fattore meramente accessorio”, dicono Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale e coordinatore regionale del Carroccio per gli enti locali, e il suo vice a Sala delle Lapidi, Elio Ficarra.
La Lega presenterà un’interrogazione parlamentare per fare piena luce sulla vicenda. Quel giorno, il 9 ottobre scorso, nell’ex cinema della piazza di Ballarò era in programma un incontro con il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Giuseppe Mattina, l’assessore regionale Alberto Pierobon, il questore Renato Cortese, il prefetto Antonella De Miro e il rettore dell’univesrsità di Palermo, Fabrizio Micari.
La polizia municipale stava liberando l’area dagli ambulanti, ma poi è scoppiato il parapiglia.
“Le forze dell’ordine dovrebbero essere supportate, invece che osteggiate, a maggior ragione dai rappresentanti delle istituzioni. Castiglia ha preferito schierarsi dalla parte degli ambulanti irregolari – dicono Gelarda e Ficarra, affiancati da Andrea Aiello, vice presidente della quinta circoscrizione passato recentemente alla Lega – invece che dalla parte di chi tutela la legge sulle strade a difesa dei cittadini per bene. È stato un episodio gravissimo sul quale ci auguriamo che il sindaco, paladino della legalità, trovi il tempo e il modo di intervenire”.