Cateno De Luca torna alla carica e chiarisce la sua posizione in merito al polverone giudiziario che nelle scorse settimane si è abbattuto sull’Ars.
A pochi giorni di distanza dall’ultima conferenza stampa in cui il leader di Sud chiama Nord ha chiarito le modalità di finanziamento del suo partito, a Palazzo Zanca, a Messina, si torna a parlare dell’argomento, ma a catturare l’attenzione è stata l’incognita che pende sull’identità di “Uomo 56”.
“Uomo 56” è solo uno dei tanti profili emersi all’interno delle intercettazioni legate all’indagine sui contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, in cambio di incarichi e consulenze per lo staff del presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno. All’interno del vortice è stata poi risucchiata anche l’assessore al Turismo Elvira Amata, per la quale la Finanza ha notificato l’avviso di conclusione dell’indagine che la vede coinvolta con l’accusa di corruzione. Per entrambi si attende il responso dei probiviri di Fratelli d’Italia.
“Che cos’è fuori Uomo 56?“. E’ una delle frasi intercettate in occasione della stesura del maxiemendamento del luglio 2024 e alla quale sarebbe seguita una precisa raccomandazione: “Scriviamo nel maxiemendamento che dobbiamo distribuire, non li scriviamo tutti di fila quelli di Uomo 56 perché sennò sono facilmente individuabili“.
De Luca ha così riavvolto il nastro, insieme al deputato all’Ars Giuseppe Lombardo e il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice. Si torna così al luglio 2024 e alla stesura del maxiemendamento, testo al centro delle indagini. In quell’occasione Sud chiama Nord presentò 40 emendamenti. A leggerli uno per uno, nel corso della conferenza stampa, Lo Giudice: “Non ci sono eventi né manifestazioni, solo fondi per lo sviluppo e la riqualificazione del territorio. Abbiamo sempre tenuto una linea chiara e non ci siamo mai messi in situazioni particolari“.
“Non c’è un parlamentare che non ha formulato una proposta e che non è stato inserito nel maxiemendamento. Alla chiusura del maxiemendamento – ha spiegato De Luca – è la prassi che a salire nell’ufficio del presidente siano o i capigruppo o i segretari. La Vardera non aveva comunicato a chi dare i contributi a sua disposizione. E’ andato da Galvagno senza dirmi nulla e ha chiesto di poter inserire le associazioni, che in realtà, nel corso della conferenza dei capigruppo avevamo stabilito di escludere. Galvagno mi ha chiamato e mi ha raccontato. Gli ho risposto “fai tu”. Da lì sono andati anche gli altri deputati. Il sistema per finanziare le associazioni nel maxiemendamento nasce da La Vardera“. De Luca svela così “l’arcano”: “Uomo 56 o sono io o è Lo Giudice. Ma ad essere coinvolti sono anche PD, M5S e tutti i rappresentanti dei altri partiti, ma non capiamo perché focalizzarci solo su di noi“.
Il leader di Sud chiama Nord si è così difeso: “Non è stata ancora notificata la fine delle indagini. Non sappiamo come queste cose siano uscite. Ma sono stati fatti accostamenti e ricostruzioni fuorvianti sul contenuto dei nostri emendamenti per fare un danno di immagine a Sud chiama Nord“.