Tre mesi a prezzi bloccati. Dal 1 ottobre fino al 31 dicembre una serie di prodotti faranno parte di un paniere a prezzi calmierati. Una misura voluta dal governo Meloni per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, attualmente preso letteralmente di mira da prezzi in costante aumento e dall’inflazione galoppante. Si chiama “carrello tricolore” e i consumatori potranno riconoscere i punti vendita che aderiscono in tutta Italia al trimestre anti-inflazione grazie al logo che rappresenta un carello della spesa tricolore.
Nei supermercati ed in tutti i negozi (ci sono anche farmacie e parafarmacie) che hanno aderito sarà possibile trovare una serie di prodotti con il ‘bollino’ tricolore che indicherà un prezzo che resterà fisso fino al 31 dicembre, comprese quindi le festività natalizie. Si tratta di prodotti di largo consumo, alimentari e non e di prodotti per la prima infanzia. Sono esclusi gli alcolici.
Ogni insegna, catena o negozio potrà decidere quali e quanti prodotti verranno inseriti in questo paniere ed in quale modalità offrire il prezzo bloccato. Potranno ad esempio esserci sconti e promozioni dedicate.
E’ possibile trovare sul portale del ministero delle Imprese e del Made in Italy l’elenco (in continuo aggiornamento) dei punti vendita che hanno aderito, cliccando sulla propria città, nonché tutte le informazioni sull’iniziativa.
https://mimit.gov.it/it/anti-inflazione/elenco-aderenti
Stando ai primi dati del Mimit nelle sole città metropolitane del Paese le adesioni ha già superato quota 8 mila. Alcune catene di distribuzione hanno già annunciato più di 300 prodotti nel paniere a prezzo bloccato, ed in generale le associazioni del commercio e della grande distribuzione come Ancd-Conad, Ancc-Coop, Federdistribuzione, Confcommercio e Fiesa-Confesercenti, insieme alle associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie hanno aderito al carrello tricolore. Al protocollo hanno aderito anche le principali associazioni del mondo dell’industria alimentare e non – Federalimentare, Centromarca, IBC, Union alimentari Confapi, Unionfood, Assogiocattoli, Confimi industria -, dell’artigianato – Cna, Confartigianato, Casartigiani -, le cooperative – Legacoop agroalimentare, Confcooperative–Fedagripesca – e mondo dell’agricoltura – Coldiretti, Confagricoltura, Filiera Italia, Copagri, CIA.
Tra le città metropolitane al momento Roma (1.381) e Torino (1.074) guidano la classifica del maggior numero di punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, mentre al Sud c’è Napoli con 801 punti vendita. A seguire ci sono Milano (741), Bologna e Genova (entrambe con 422 punti vendita aderenti). In Sicilia ci sono Palermo (369), Catania (322), Messina (249). Naturalmente il carrello tricolore interessa tutti i comuni dell’isola.
Il numero è destinato ad aumentare perché il provvedimento del governo è recentissimo e le adesioni così come le modalità organizzative sono in continuo aggiornamento.
Anche in Sicilia quindi, se si vuol trovare il più vicino “carrello tricolore” basta cliccare sul sito del ministero, oppure, in alternativa, prima di far la spesa, assicurarsi che il supermercato o il negozio abbiano esposto il logo (e i prodotti il bollino tricolore).