Giuseppe Picciolo di Sicilia Futura ufficializza il divorzio dal Partito Democratico e le reazioni non si fanno attendere.
A Messina, oggi il segretario siciliano di Sicilia Futura Giuseppe Picciolo è stato durissimo con il Pd: “Il Partito democratico – ha evidenziato Picciolo – sembra mettere davvero in discussione l’identità moderata, pluralista e liberale che Sicilia Futura aveva condiviso. Sicilia Futura è stata sempre più esclusa dai nuovi processi politici, nonostante l’impegno profuso per le Politiche, situazione aggravata dalle successive emarginazioni e mortificazioni patite. In verità non abbiamo capito cosa voglia fare il Pd siciliano in futuro, mentre oggi appare troppo confuso nelle istituzioni e sul territorio”.
Le ultime prese di posizione di Sicilia Futura in veste di alleato del Partito democratico risalgono, invece, alla vigilia delle primarie regionali dei Dem, quando Picciolo aveva difeso Davide Faraone dagli attacchi dell’altra candidata, poi ritiratasi, alla guida del Pd siciliano, Teresa Piccione.
A commentare la decisione del partito fondato da Totò Cardinale è il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che è anche commissario regionale di Forza Italia.
“Il disagio di Sicilia Futura è comune a tutte quelle formazioni politiche che nel Pd hanno ricercato invano un punto di riferimento, aperto alle forze moderate e alle istanze territoriali – afferma Miccichè – Il Pd oggi si sposta ancora una volta a sinistra, lasciando orfani tutti i moderati che Renzi aveva aggregato attorno al suo nome. Forza Italia resta l’unica vera casa dei moderati e dei liberali italiani, l’unica forza aggregatrice delle istanze territoriali, e oggi ancor di più – conclude – l’unico credibile contraltare alle politiche demagogiche dei Cinque stelle e alle derive populiste della Lega di Salvini”.
Messina, riunione al vertice di Sicilia Futura: “Un nuovo inizio in chiave meridionalista”