L’ottava edizione il “Sicilia Queer Filmfest“, in programma dal 31 maggio al 6 giugno ai Cantieri Culturali della Zisa, si aprirà con l’anteprima internazionale del film di Stefano Savona “La strada dei Samouni“, appena proclamato vincitore del “Oeil d’or”, Premio come Miglior Documentario, al Festival di Cannes.
Il film, potente documentario di creazione di uno dei più importanti rappresentanti del cinema italiano contemporaneo e film tragicamente attuale nei giorni che seguono il trasferimento dell’Ambasciata americana a Gerusalemme e i continui raid israeliani sulla Striscia di Gaza, sarà presentato il 31 maggio presso il Cinema de Seta; la proiezione sarà preceduta, alle ore 20.30, dallo spettacolo “Questo corpo che mi vuole bene” del gruppo La rappresentante di lista.
Il Festival, che in questi anni ha abituato il pubblico al suo divenire creativo, instabile e innovativo e che con costanza porta avanti il grande cinema a Palermo, quest’anno offrirà un’edizione particolarmente attenta alla scena artistica contemporanea di tutto il mondo, da Beirut a Parigi, da Londra a Los Angeles.
“Non è una rassegna, è un Festival, un progetto“. esordisce così Andrea Inzerillo, direttore artistico della manifestazione, che nell’anno di Palermo capitale Italiana della Cultura amplia il suo respiro internazionale
Dal Premio Nino Gennaro 2018 al fotografo tedesco Wolfgang Tillmans, primo fotografo non britannico a vincere il prestigioso Turner Prize, nel 2000, tra gli artisti contemporanei che con maggior intensità hanno esplorato il potenziale della fotografia; alla personale dedicata a Catherine Opie tra le più stimate fotografe americane contemporanee; la collettiva curata dal regista libanese Roy Dib; e ancora le installazioni in anteprima dei registi francesi Vincent Dieutre e Arnold Pasquier a cui si aggiunge il debutto nel lungometraggio dell’artista franco-algerino Neïl Beloufa.
Il Sicilia Queer Filmfest proporrà 8 lungometraggi in concorso nella sezione Nuove Visioni e 16 cortometraggi in competizione per il Queer Short.
Fanno parte dell‘edizione 2018 anche: le opere fuori concorso di Panorama Queer, la sezione Presenze con la retrospettiva integrale sul regista e attore francese Jacques Nolot, le due sezioni di storia del cinema Retrovie italiane e Carte postale à Serge Daney, la sezione Eterotopie quest’anno dedicata al Libano, oltre alle presentazioni di libri delle Letterature Queer in collaborazione con il festival Una marina di libri.
Numerosi saranno inoltre gli appuntamenti collaterali, le performance, gli incontri, i concerti e i workshop in programma.
Il 6 giugno chiuderà i battenti della stagione l’anteprima di “Un couteau dans le coeur” di Yann Gonzalez (presente al Festival), thriller in concorso al Festival di Cannes e interpretato tra gli altri da Vanessa Paradis, Kate Moran, Nicolas Maury. Un lieto ritorno del regista francese che al Sicilia Queer aveva già presentato i suoi precedenti lavori.
Sul sito del Festival tutto il programma dettagliato.
Il “Sicilia Queer Filmfest” è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, della Sicilia Film Commission, presieduta da Alessandro Rais, e dell’Institut Français e il Goethe Institut, dell’Instituto Cervantes di Palermo e il Forum Austriaco della Cultura.