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“Siamo tutti incazzati, stanotte ho dormito poco e male. Mi hanno chiamato tanti imprenditori che sono disperati. Ci ritroviamo in una situazione balorda, ci hanno inserito nella zona arancione nonostante il nostro andamento epidemiologico sia di gran lunga migliore rispetto alla Campania e al Lazio, inseriti in zona gialla. Stare qui ad elemosinare un’apertura sino alle 18, che noi contestavamo già da settimane, significa che siamo davvero ridotti male”. Lo ha dichiarato il sindaco della Città Metropolitana di Messina, Cateno De Luca.
“La situazione, purtroppo, evidentemente non è collegata solo all’andamento della curva epidemiologica ma a 21 parametri, che stiamo studiando, non per fare polemica ma per capire. Se ci comportiamo bene pretendiamo di essere trattati bene, se trasgrediamo le norme ci meritiamo di essere puniti. In questa storia chi ha sbagliato? Qui ognuno deve assumersi le sue responsabilità. I posti letto in Terapia intensiva non li dispongono i sindaci, e sono un elemento sul quale già da tempo ho fatto scoppiare un casino e ho detto che i posti attuali erano ancora quelli del febbraio scorso. Nessuno mi ha smentito. La verità è che noi siamo stati puniti perché il sistema sanitario non si è adeguato e la nostra capacità di reattività rispetto all’impennata della curva epidemiologica è molto più scarsa rispetto a quella che c’è in Campania o nel Lazio”.
“Stiamo lavorando per attivare degli aiuti alla nostra comunità. Io intanto invito alla calma. Non bisogna lasciarsi trascinare dalla disperazione, non serve alla città e alle attività e neanche ai propri figli. Bisogna cercare di rialzarsi più forti di prima e guardare a questa fase che ci porterà al Natale, cercando di avere tutti gli elementi per dimenticare questa situazione che ci tocca tutti quanti. Lo ripeto: non lasciatevi trascinare dalla disperazione. Supereremo anche questa ulteriore nefandezza e tragedia che ci troviamo adesso a dover affrontare non per nostra personale responsabilità”.
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