Con ogni probabilità i siciliani che studiano e lavorano fuori dall’Isola per votare alle prossime elezioni europee dovranno organizzarsi per tempo per tornare a casa e recarsi al seggio a votare. Non è una novità ma in prossimità di ogni elezione parte la tarantella del voto dei fuori sede: tutti lo invocano in prossimità delle competizioni elettorali, salvo poi ritrovarsi a misurarsi con tempi di approvazione piuttosto lunghi incompatibili con il voto imminente.
La scena si è ripetuta pochi giorni fa. Durante il question time alla Camera, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rispondendo a un’interrogazione del deputato Riccardo Magi, ha sottolineato che “tenuto conto che le elezioni europee si svolgeranno l’8 e 9 giugno prossimi e che il 20 aprile è il termine ultimo per l’emanazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali, i tempi per l’esercizio della delega legislativa e per i conseguenti adempimenti tecnici e organizzativi appaiono oggettivamente ristretti“. Tradotto: anche questa volta non se ne fa niente.
In tempi di astensionismo galoppante garantire il voto ai 5 milioni di italiani fuori sede sarebbe un toccasana per la partecipazione elettorale, inoltre l’Italia ha il singolare primato negativo di essere, insieme a Malta e Cipro, l’unico paese europeo a non garantire il voto ai fuori sede.
La questione poi tocca in particolare una regione come la Sicilia che è tra le regioni (tutte al Sud) con la maggiore incidenza di fuorisede sul totale degli elettori. I dati delle ultime elezioni politiche infatti parlano chiaro: le regioni con più fuori sede – a la Sicilia ne conterebbe circa 900 mila – sono quelle dove si vota di meno.
Per la Sicilia poi pesa anche l’insularità e l’obbligo, per chi vuole tornare a casa a votare, di sostenere spese di viaggio spesso consistenti e viaggi lunghi. A poco servono le agevolazioni garantite da compagnie aeree e ferroviarie perché non tutti hanno la possibilità di lasciare i luoghi di studi e di lavoro per più di un giorno.
Le elezioni Europee si avvicinano e il voto dei fuori sede si allontana ancora una volta e anche questa volta i siciliani lontani da casa rimarranno alla larga dalle urne.