“A Palermo c’è un buon rapporto tra esponenti della polizia e popolazione. Questo non vuol dire che non c’è bisogno di attenzione. A giugno arriveranno 40 operatori a fronte di una trentina di pensionamenti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha partecipato oggi al comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica a Palermo.
“Abbiamo parlato di diversi argomenti – ha aggiunto – dalla criminalità organizzata allo spaccio di droga al coinvolgimento dei minori immigrati in attività criminali. Mi è stato chiesto aiuto per far fronte a determinati problemi. Faremo di tutto per star vicino all’amministrazione comunale”.
“Conforta il dato riferito dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che vede Palermo al di sopra della media nazionale sui livelli di sicurezza della città”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “Tuttavia, ho rappresentato al ministro la necessità di un incremento del monitoraggio delle aree periferiche e del centro storico, in particolare per fronteggiare i fenomeni di mala-movida e di spaccio di stupefacenti. Sono convinto, infatti, che l’aumento dei controlli sul territorio possa rappresentare una leva fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata, dato che oggi Cosa nostra miete ancora vittime, soprattutto tra i nostri giovani, attraverso la droga. È anche per questa ragione che ho chiesto al ministro Piantedosi il sostegno del governo nazionale per rinforzare, in termini di immissione di nuove unità attraverso il fondo di sicurezza urbana, il Corpo della polizia municipale di Palermo che ogni giorno mette in campo ogni possibile sforzo per la sicurezza del territorio, ma che necessita di un potenziamento”.