Grazie agli studenti dell’università La Sapienza di Roma, Simba è pronto per essere lanciato nello spazio e controllare la fauna selvatica.
Il progetto è nato per studiare il comportamento degli animali, anche in vista di una riduzione dei pericoli legati al loro sconfinamento, con ingenti danni alle colture e, nei casi più gravi, anche la perdita di vite umane.
L’installazione del CubeSat WildTrackCube-SIMBA (System for Improved Monitoring of the Behavior of Animals), satellite sviluppato da studenti e ricercatori della Sapienza Space Systems and Space Surveillance Laboratory, in collaborazione con le università Machakos e Nairobi in Kenya, è stata completata lo scorso 12 febbraio a Mosca nel sistema di lancio della GK Launch Services.
Il satellite sarà lanciato a bordo del razzo Soyuz/Fregat il 20 marzo dal cosmodromo di Baikonur in Kazakhistan.
Il CubeSat 1U, concepito dalle tre università come dimostratore tecnologico di un sistema innovativo di tracciamento della fauna selvatica nei parchi nazionali del Kenya, riceverà la posizione e i dati sanitari degli animali, dotati di un collare, e li ritrasmetterà alle stazioni di terra, così da garantire il tracciamento e il monitoraggio della fauna interessata dall’esperimento. I dati saranno poi ricevuti ed elaborati in collaborazione con le università kenyane del progetto.
A supportare il progetto vi sono l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Agenzia Spaziale del Kenya.