Lo stima il rapporto annuale di Legambiente: “Mal’ aria di città 2023: cambio di passo cercasi“.
Secondo il rapporto, 29 città su 95 sforano i limiti di polveri sottili previsti dall’Oms nel 2022. Tra queste, Palermo presenta il 44% del tasso di Pm10 (particolato prodotto dal riscaldamento e sospese in aria) prodotto, mentre Catania registra il 41%.
Nella classifica stilata da Legambiente, il primato spetta a Torino che supera il valore pm 10, con 98 giorni di sforamento, segue Milano con 84, e 79 Asti.
Gli analisti sostengono che per ridurre le concentrazioni di Palermo e Catania, serviranno almeno 40 anni. A tal proposito, il Presidente di Legambiente Sicilia Giuseppe Alfieri dichiara: “ Sul tema dell’inquinamento nelle aree urbane dobbiamo fare davvero molto di più e dobbiamo farlo chiedendo alle amministrazioni un cambio di passo nelle politiche pubbliche e nella strategia di contenimento delle emissioni sulla mobilità, sulla riqualificazione energetica degli immobili e, più in generale, sul ripensamento degli spazi urbani in chiave di reale sostenibilità”.
Sono sei le proposte avanzate da Legambiente:
1. Passaggio dalle zone a traffico limitato (Ztl) alle zone a zero emissioni (Zez)
2. Edilizia pubblica e privata: superbonus per la sostituzioni di caldaie
3. Potenziamento trasporto pubblico
4. Incentivare la mobilità elettrica
5. Creare uno spazio urbano a misura d’uomo
6. Autobus elettrici