L’ultimo giorno di sondaggi prima del black out elettorale fa rilevare un centrodestra in forte vantaggio sugli altri schieramenti politici, un centrosinistra in difficoltà ma che recupera posizioni a danno del Movimento 5 Stelle, che non decolla, forse anche a causa delle recenti notizie sui mancati rimborsi.
La rilevazione è di BiDimedia, secondo cui il centrodestra si conferma solido con il 37,2 per cento.
Forza Italia fa un balzo in avanti arrivando al 16,3 per cento, molto bene anche la Lega che si attesterebbe sul 14,5 per cento. Fratelli d’Italia sarebbe ferma al 3,9, mentre i democristiani di Noi con l’Italia al 2,5.
Recupera lievemente il centrosinistra, che si colloca sul 29,2 per cento. Il Pd rosicchia qualcosa e arriverebbe secondo questa rilevazione al 24,4. “Più Europa”, la lista di Emma Bonino e Bruno Tabacci sarebbe all’1,9 per cento. “Insieme” è all,1, mentre la Lista civica popolare con Lorenzin raggiungerebbe l’1,4 per cento. O,5 la Svp.
Il Movimento 5 stelle, dalla rilevazione di BiDimedia, perderebbe lo 0,9 e sarebbe fermo al 25,3. Una doccia fredda per il partito di Di Maio e Davide Casaleggio, in difficoltà per il caso “rimborsopoli”.
In calo anche “Liberi e uguali” di Pietro Grasso e Bersani, che otterrebbe uno scarno 4,6 per cento, mentre sempre a sinistra “Potere al popolo” sarebbe sull’1,2 per cento.
A destra, buono il risultato di Casapound Italia, che arriverebbe all’1,1 per cento. Una percentuale di tutto rispetto se si pensa che la formazione guidata da Simone Di Stefano è alla sua prima prova elettorale nazionale.
Per quanto riguarda gli scontri diretti regione per regione, il centrodestra è ampiamente in vantaggio sulle altre coalizioni in almeno tredici regioni. Fa il pieno al Nord e al Sud Italia. Il centrosinistra si conferma forte, invece, nelle tradizionali roccaforti di Toscana, Emilia Romagna e Umbria, oltre che in Basilicata e Trentino Alto Adige. Al Movimento 5 Stelle andrebbe la vittoria nella sola Sardegna.