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la 17esima giornata di A1

Spettacolo TeLiMar, terzo posto ad un punto. Frena l’Ortigia: 7-7 con il Quinto

sabato 11 Febbraio 2023

Vince 15-5 la 17esima giornata di campionato di A1 il TeLiMar che dà spettacolo contro il Bogliasco. I tentativi dei padroni di casa durano appena 2 minuti, poi il Club dell’Addaura, orfano dell’infortunato Giorgetti, mette in chiaro e ingrana in quinta. Tre punti preziosi che permettono ai palermitani di consolidare il quarto posto in classifica e di portarsi ad una sola lunghezza dall’Ortigia. I biancoverdi frenano infatti la loro corsa in casa contro il Quinto, pareggiando 7-7. Una partita che già si prevedeva complessa alla vigilia e così è stato. Gli uomini di Piccardo faticano contro un avversario ostico, molto fisico e attento a disinnescare i loro punti di forza.

BOGLIASCO 1951 – TELIMAR PALERMO 5 – 15

Partono forte i padroni di casa, a segno con il capitano Guidaldi, ma reagiscono subito i palermitani con Del Basso in superiorità. Nuovo vantaggio del Bogliasco con Boero, ma da questo momento la partita inizia a girare a senso unico: le reti in successione del capitano Lo Cascio, di Occhione, di Irving in più e di Pericas portano alla chiusura della prima frazione sul risultato di 2-5.

Il secondo parziale vede il TeLiMar provare l’allungo prima con Hooper e poi, dopo le reti di Puccio e Blanchard entrambi in extra player, con la doppietta di Irving per il 4-8 su cui si va al cambio campo, dopo che Hooper fallisce un rigore a 44” dal termine.

Dopo l’intervallo lungo, Brambilla in più risponde a Hooper, che dopo poco porta in doppia cifra il TeLiMar, con entrambe le reti in superiorità. Riflettori anche sull’estremo difensore della compagine palermitana: Jurisic para un tiro dai cinque metri a Radojevic. A 2” dalla chiusura del terzo tempo Pericas fa 5-11.

Negli ultimi 8’, il gioco è appannaggio esclusivo del TeLiMar che, pur non spingendo, allunga ancora con un 4 a 0 di break, grazie ai gol di Lo Cascio, Del Basso, Pericas e Irving, il primo e il terzo su uomo in più. Anche nel quarto tempo è Jurisic show, con il portiere che para il suo secondo rigore di giornata, questa volta a Mudrazija quando il tabellone segna 5-13.

Poteva sembrare una partita scontata, ma visto quello che era successo all’andata non lo era affatto. A Palermo, complice il nostro approccio sbagliato, li avevamo tenuti in gioco per tre tempi. Oggi, invece, dopo la loro bruciante partenza, che è tipica di quando hanno il fattore vasca dalla loro, abbiamo giocato bene. Anche per quanto riguarda i gol presi sono molto contento. La squadra continua a crescere ed è costante nei risultati e, soprattutto, nelle prestazioni. In vista dell’obiettivo finale, è tutto ciò che conta“. Così a fine partita l’allenatore del TeLiMar Gu Baldineti.

Vittoria netta e meritata in trasferta, che consolida il nostro quarto posto in classifica. Stiamo disputando un grande campionato fra mille difficoltà, con in testa la prolungata chiusura della vasca coperta, giocando le partite a porte chiuse“. Commenta invece al termine del match il Presidente del TeLiMar Marcello Giliberti.

CC ORTIGIA – SC QUINTO 7 – 7

Il primo parziale è molto equilibrato, con le difese attentissime (anche a uomo in meno) e i portieri in grande evidenza. Segnano solo Di Somma per il Quinto e Ferrero (in superiorità) per l’Ortigia.

Nel secondo tempo, i liguri giocano meglio e, dopo il botta e risposta Gambacciani-Ferrero, allungano con Mijuskovic e Fracas. L’Ortigia accusa un po’ il colpo e rischia di perdersi: Mijuskovic ha tra le mani il rigore del 5-2, ma Tempesti, migliore in acqua oggi, para e scuote i suoi, che 30 secondi dopo si portano a -1 con Rossi.

Nel terzo tempo, Di Luciano, con una bella azione personale, pareggia, ma il Quinto si riporta avanti con Di Somma. Il match è sempre molto equilibrato: i liguri difendono con grande fisicità e l’Ortigia prova a dare più ritmo al proprio gioco. Vidovic pareggia con l’uomo in più, ma Figari nel finale mette ancora la freccia.

Nel quarto tempo, saltano un po’ gli schemi, la partita diventa nervosa e si gioca più con il cuore che con la testa. I biancoverdi spingono e pareggiano con Vidovic, quindi trovano il primo vantaggio del match, con una bella rete di Ferrero in superiorità a 1’53 dalla sirena. A meno di un minuto dal termine, Piccardo gioca il time-out che può decidere la partita, ma il Quinto difende e, a 13 secondi dalla fine, pareggia. Piccardo si gioca ancora un time-out, ma la conclusione di Napolitano si infrange sulle mani della difesa ligure. Finisce 7-7-.

Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo commenta così il pareggio: “Credo che in un campionato lungo e impegnativo come questo, ci siano partite difficili da affrontare. Sapevo che questa, per caratteristiche, sarebbe stata una gara complicata per la mia squadra. Il Quinto ha disputato una partita onestissima e mi aspettavo che avrebbe giocato così. Purtroppo in gare simili, noi andiamo in difficoltà, soprattutto ora che non siamo brillanti fisicamente e abbiamo un po’ di problemi. Sabato scorso, contro la De Akker, il match si era incanalato in un modo che a noi piace molto. Oggi non è andata così“. Il tecnico biancoverde analizza anche la condizione non ottimale dei suoi, cosa che si è vista soprattutto in alcune fasi: “La superiorità numerica è un esempio di come stiamo. Abbiamo sbagliato tre o quattro scarichi in momenti decisivi e anche alcune conclusioni. Secondo me, si tratta di errori legati all’allenamento che non riusciamo a fare come dovremmo. Ma non ne farei una tragedia, succede, si vince, si perde e si pareggia. Vanno fatti i complimenti al Quinto che ha giocato un’ottima partita. Noi un po’ meno bene e quindi paghiamo la nostra prestazione”. Guardando il bicchiere mezzo pieno, va sottolineata però la risposta compatta della squadra, che non si è disunita nei momenti di difficoltà: “La squadra reagisce sempre, lo ha fatto per quattro tempi, quindi da quel punto di vista non ho niente da rimproverare. Forse tecnicamente abbiamo fatto un po’ di scelte sbagliate, ma va bene così. C’è ancora tanto da lavorare, se ci permetteranno di farlo, se ci daranno un posto in cui poter lavorare come si conviene a una squadra di questo livello”.

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