Voci di corridoio raccontano in queste ore di presunte dimissioni di Nello Musumeci dopo il voto d’Aula di mercoledì 13 febbraio che ha visto il governo regionale andare sotto. Il governatore, però, avrebbe deciso di non dimettersi e proseguire la sua esperienza da Presidente della Regione siciliana, nonostante le bocciatura di alcuni articoli della Finanziaria, in votazione all’Ars, che ha palesato la fragilità della maggioranza.
La smentita arriva da fonti molto vicine alla giunta, dopo che nelle scorse ore si erano diffuse queste voci, riprese da alcuni organi di stampa. Il governatore dovrebbe parlare all’Ars alla prossima seduta, prevista per le 18 del 14 febbraio.
A Palazzo dei Normanni il governo è stato battuto per due volte in un giorno sulle norme della Finanziaria. In particolare gli articoli bocciati dall’Aula erano quelli sul cosiddetto modello Portogallo e quello salva conti.
Musumeci ha comunque voluto incontrare i suoi assessori dopo il pasticcio andato in scena ieri all’Ars, con la Legge di Stabilità che è rimasta al palo. La maggioranza ha manifestato tutte le proprie difficoltà: ai numeri già risicatissimi in Aula si sono dovuti sottrarre quelli dei franchi tiratori.
In questo contesto si è inserito il Movimento 5 Stelle, che a margine dell’ultima seduta dell’Ars ha fatto una proposta a Musumeci: varare un governo tecnico per portare avanti quattro riforme all’Ars. Il tutto a condizione che Musumeci abbandoni l’attuale compagine di partiti che lo sostiene.
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