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Spose bambine a Palermo, interrogazione del M5s al Comune

lunedì 18 Settembre 2017

Spose bambine a Palermo. Vittime di un degrado diffuso e di una integrazione inesistente. Il gruppo consiliare M5S presenta una interrogazione al Sindaco.

Il problema, rilanciato in questi giorni da un’inchiesta di Repubblica – spiegano i consiglieri comunali del Movimento cinque Stelle –  poi ripreso da altri media, è gravissimo. Ogni anno a Palermo, decine di piccole finiscono per diventare spose bambine, costrette a tornare nei paesi di origine dei loro genitori e a sposare uomini molto più grandi di loro. Problema che interessa in maniera particolare le comunità del Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Rom. E in una città che si vanta di essere luogo per eccellenza dell’accoglienza e dell’integrazione, queste cose rappresentano più che mai una forte contraddizione”. “Solo per ricordare qualche numero – proseguono i Consiglieri del Movimento – le spose bambine ogni anno sono circa 5 milioni, e almeno 70 mila muoiono di parto. Ed è un fenomeno che riguarda sempre di più l’Occidente, oltre che gli Stati Uniti d’America”

“Per questa ragione – prosegue il gruppo consiliare – abbiamo presentato una interrogazione al Sindaco di Palermo, nella quale evidenziamo che bisogna subito rilanciare, all’interno del sistema scolastico e dei centri antiviolenza, il tema del matrimonio forzato, per fornire informazioni a queste piccole e spiegare loro che c’è la possibilità di rivolgersi alle istituzioni. Bisogna assolutamente far sì che le minori conoscano i propri diritti e sappiano come e a chi chiedere aiuto. Fermo restando il fatto che in città come Palermo, in perenne emergenza sociale, bisogna assolutamente – e urgentemente – rivedere e potenziare il sistema dei servizi sociali”.

“Ancora, nella nostra interrogazione abbiamo chiesto di attivare un dialogo più serrato con le comunità che sono più a rischio per questo tipo di crimine, – concludono – cercando di indurle a collaborare e a diventare sentinelle esse stesse per collaborare con Forze dell’Ordine e servizi sociali. Infine, chiediamo l’attivazione di uno sportello comunale multilingue che dia sostegno nel contrasto a questo fenomeno A breve, concludono dal gruppo consiliare Comunale M5S, incontreremo anche alcune associazioni che si occupano della vicenda e componenti delle comunità straniere interessate maggiormente alla vicenda”.

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