Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, sentite che cosa ha avuto il coraggio di dire circa la sola squalifica del campo in seguito ai fatti accaduti durante la finale playoff tra i ciociari e il Palermo quando non solo ancora oggi devono darci lo 0-3 a tavolino ma andrebbero pure radiati vista la somma di comportamenti illeciti e sleali messi in atto nella partita . Intervistato a Lalaziosiamonoi.it, il vicepresidente di Confindustria si è detto contrariato della sanzione.
“Spero che la storia delle squalifiche finisca qui – dice – . Penso che abbiamo pagato molto di più rispetto a quelli che sono stati i nostri demeriti e i fatti che si sono verificati all’interno dello stadio. Per quello che è successo reputo già abnorme la sanzione che ci è stata comminata e che abbiamo scontato: oltre alla pesante ammende, ci sono state due giornate a porte chiuse che avremmo potuto disputare all’interno del nostro stadio, però ho preferito rispettare la sentenza della Corte Sportiva d’Appello, anche se era stata cassata dal collegio di garanzia del CONI”.
Ritengo che abbiamo subito un danno che è calcolabile intorno al milione di euro troppo per due palloni gettati in campo da alcuni tifosi in una zona del campo ininfluente e che non hanno creato problemi come ha voluto far credere la controparte.
Infatti nelle immagini che vi proponiamo potete vedere chiaramente il lancio dei palloni come dice il super bugiardo da parte dei tifosi … che è vero che li hanno lanciati anche loro su comando della panchina e visto che siamo stati testimoni diretti dei fatti possiamo garantirvi che a dare i palloni alla Curva sono stati gli stessi addetti al campo del Frosinone e come potete vedere ma ci sono anche altre immagini televisive che lo dimostrano erano lanciati in campo quando il Palermo stava attaccando e l’arbitro ( lo stesso che non avrebbe potuto farlo ne in questa ne nella partita d’andata quando annullo a Rispoli all’81° un gol regolare privando il Palermo della vittoria e dei due punti che sarebbero bastati per andare direttamente in A) invece di segnalare il fatto guarda caso poi si dimentica anche di questo e dice che non è successo niente ….
… come non si è accorto che c’è stata una invasione di campo che è tale ed è un reato penale per essere chiari fino a quando l’ultimo degli addetti , arbitri, allenatori, giocatori, dirigenti, calciatori non è uscito dal campo …. e non solo dice pure di avere fischiato la fine ed invece non lo ha mai fatto e se lo avesse fatto lo avrebbe fatto senza concedere il recupero da lui stesso dato e quindi grande atto di slealtà ed antisportività oltre che atto illecito da parte sua …. per chiarire in entrambi i casi ha sbagliato ed insieme al rigore non dato regolare, avere consentito comportamenti intimidatori nei confronti dei giocatori del Palermo fanno scattare tutte queste cose altro che due palloni lanciati dai tifosi una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso con il concorso di più di tre persone ai danni del Palermo che a nostro giudizio da questa truffa ha ricevuto invece un danno di almeno 100 milioni di euro …
Ascoltate il commento
ma siete tutti componenti della Associazione Grandi Bugiardi Mondiali ed Interplanetari ….
Per questo nel prossimo giudizio chiederemo la possibilità di dimostrare la bontà delle nostre ragioni. Poi naturalmente accettiamo sempre il verdetto che ci deriva dalla giustizia sportiva”.
Ed ora i commenti video dei tifosi di tutta Italia ….
“Invadere il campo è sempre reato”: la Cassazione conferma
Gli ultrà che invadono il campo di gioco, sia prima sia dopo il termine della partita, commettono reato anche se il novantesimo minuto è stato fischiato e le squadre si sono ritirate negli spogliatoi. Lo rimarca la Cassazione confermando le condanne per sei supporter del Lecce.
Senza successo i loro avvocati hanno sostenuto davanti alla Suprema corte che la partita era ormai conclusa e non si poteva contestare l’invasione di campo. Ma i giudici hanno rilevato che l’incriminazione scatta “in relazione a qualunque condotta di invasione di campo che sia posta in essere all’interno dell’impianto sportivo (lo stadio) in occasione dell’evento sportivo (l’incontro di calcio), dunque non soltanto durante i 90 minuti del match ma anche nella fase precedente al fischio di inizio (di ‘popolamento’ dell’arena), nell’intervallo fra i due tempi e nella fase post-gara (di sfollamento dall’impianto)”.
Il verdetto della Cassazione – sentenza numero 52.172 della Sesta sezione penale – conferma la decisione emessa dalla Corte d’appello di Lecce il 29 aprile 2016.
Entrare sul terreno di gioco è reato anche dopo il fischio finale dell’arbitro. Il principio espresso dalla Suprema Corte nella sentenza del 17 novembre 2014 in materia di manifestazioni sportive.
Ma come facciamo a sostenere che c’è stata una invasione di campo da dove si capisce … che gente strana che siamo … ma il concetto sull’invasione è stato ribadito ancora.
La Corte di Cassazione, 3° sezione, con la sentenza n. 47258 pubblicata il 17 novembre, ha fatto chiarezza in tema di scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive dopo alcuni eventi rissosi verificatisi in occasione di una partita del campionato d’Eccellenza della Regione Sicilia del settembre 2013.
Facciamo chiarezza.
L’art. 6 bis comma 2 della legge 401/89 (come modificato dalla legge 41/07) stabilisce che “salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, supera indebitamente una recinzione o separazione dell’impianto ovvero, nel corso delle manifestazioni medesime, invade il terreno di gioco, è punito con l’arresto fino ad un anno e con l’ammenda da 1.000 a 5.000 euro. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni se dal fatto deriva un ritardo rilevante dell’inizio, l’interruzione o la sospensione definitiva della competizione calcistica”.
Cosa deve intendersi però per “nel corso delle manifestazioni sportive”?
Non è così chiaro in prima lettura, per questo è intervenuta la Cassazione sul ricorso di un tifoso dai “bollori” facili che riteneva applicata erroneamente la norma.
Non importa quando è stata superata la recinzione o si è entrati in campo, dice la Corte, “l’espressione “nel corso delle manifestazioni sportive” non va riferita alla durata della gara secondo le norme federali sportive, ma estesa allo svolgimento della manifestazione sportiva nella sua interezza che, ovviamente comprende, anche lo spazio temporale successivo al fischio finale da parte del direttore di gara, essendo in ogni caso precluso agli estranei non addetti l’ingresso nel terreno di gioco anche dopo il termine della gara. In altre parole, il momento di cessazione della manifestazione coincide esclusivamente con la fine della manifestazione nella sua interezza comprensiva dell’uscita dei giocatori e della terna arbitrale dall’impianto sportivo”.
Attenzione quindi l’espressione va intesa in senso ampio e non circoscritta al momento in cui l’incontro sportivo ha termine.
Già solo due palloni gettati in campo dai tifosi solo questo …. e l’arbitro come non si è accorto di non avere fischiato ma poi dice di averlo fatto ma se l’ha fatto non ha anche in questo caso fatto concludere regolarmente la partita , per cui come la giri giri, ha sbagliato ed è in malafede , così non si è accorto dell’invasione tanto è vero che non ha scritto niente nel referto anzi ha scritto che la partita si è conclusa “regolarmente” …. già nel senso di conclusa “regolarmente” per come era stato programmato probabilmente e presto speriamo venga accertato già dalla partita Frosinone-Foggia 2-2 con un pareggio che consentì la promozione del Parma con la vittoria esterna a La Spezia e siamo in attesa di capire se in questa partita fu solo tentato illecito sportivo o come pensarono gli stessi tifosi dello Spezia un vero e proprio illecito sportivo sottolineando con fischi ed urla di disapprovazione la prova dei loro beniamini … gli sms di Calaiò, quelli scomparsi con il telefonino di Ceravolo, il rigore sbagliato di Gilardino il poco impegno dei padroni di casa … tutto ben programmato non c’è che dire solo due palloni lanciati in campo dai tifosi …. bravo Presidente … complimenti … ! che brutte persone siamo noi a non pensarla come lei e ritenere che andreste radiati , non retrocessi …io in primis, poi Zamparini , poi i tifosi onesti palermitani ma anche i tifosi onesti di tutto il mondo … e tralasciamo le sentenze truffe con il Parma non ai limiti della legge ma proprio fuori legge , la farsa dellasentenza del Chievo , con un artifizio creato ad arte …. e poi con le sentenze del Frosinone dove per assurdo anche il Coni almeno fa la parte e dice che la pena non è corretta e chiede che venga applicata quella giusta e specifica di individuare i lanciatori di palloni che sono anche i giocatori stessi guardi che sorpresa signor Stirpe i suoi giocatori …. e rimettiamo di seguito l’articolo che riguarda tutti i comportamenti che abbiamo esposto e di cui ne basta uno solo per applicarlo …. solo due palloni lanciati in campo dai tifosi …. ma che figura ci farebbe Gino Bramieri di fronte a lei …. se non quella di un dilettante allo sbaraglio …. infatti le diamo atto che come le racconta lei le barzellette non le racconta nessuno è veramente il number one ! ….. solo due palloni lanciati in campo dai tifosi …. ma è fantastica ridiamo ancora da circa un’ora e non riusciamo a smettere …..
Attendiamo di conoscere come faranno i giudici burloni a non applicare questa norma come è stato chiesto anche dal Coni …. e purtroppo sapete come faranno ? con un’altra sentenza fuori legge dando oltre a qualche altra probabile giornata di squalifica di campo , una multa maggiore ed anzichè dare la vittoria a tavolino al Palermo si inventeranno nuovamente dei punti di penalizzazione da assegnarglieli in serie A …. come avevano fatto con il Parma ma …. non deve finire qui perchè andremo spero avanti in sede penale e fino alla Corte dell’Aia e lì non possono esserci più scuse dovranno fare applicare la legge e riconoscere i pieni diritti del Palermo …..