I cittadini al fianco delle istituzioni per tenere puliti gli spazi di socialità del quartiere. E’ questo quanto accaduto in via Cluverio e zone limitrofe, a Palermo. Aree dove un comitato di quartiere, supportato dai consiglieri Fabrizio Ferrandelli ed Antonino Abbate, ha riqualificato diversi luoghi prima oggetto di continui abbandoni di spazzatura. L’iniziativa, nata un anno fà da un’assemblea pubblica che ha coinvolto gli uffici del Comune, ha previsto l’installazione di cestini e di panchine, nonchè un’attività d’informazione sull’importanza del rispettare le regole della raccolta differenziata porta a porta. “Un esempio da seguire”, lo hanno definito Fabrizio Ferrandelli ed Antonino Abbate, i quali hanno già annunciato che simili progetti di cittadinanza attiva verranno riproposti nei quartieri Altarello e Boccadifalco.
Le iniziative del comitato di quartiere
“L’iniziativa è semplice. Abbiamo cercato di pulire alcuni spazi, migliorando la qualità del quartiere – ha commentato Aurelio Greco, componente del comitato di quartiere -. Stiamo cercando di attuare tutta una serie di progetti, insieme alla pubblica amministrazione, per riqualificare questo angolo di città che era stato un po’ dimenticato. Abbiamo inserito alcuni elementi di arredo urbano. La sera ci vediamo, presidiando la zona. Inoltre, abbiamo spiegato alle persone come fare la raccolta differenziata. Stiamo lavorando di gruppo. E’ una cosa bellissima. C’è un tessuto sociale di persone che vuole aiutarsi e vuole migliorare questa città. Abbiamo fatto un gruppo Whatsapp con 150 persone dentro, in modo da coordinarci e darci supporto. Stiamo creando un gruppo che, ogni giorno, ci dà la forza per andare avanti“.
Il supporto di Lavoriamo Per Palermo
Un’iniziativa supportata dall’Amministrazione Comunale, attraverso l’ausilio di Fabrizio Ferrandelli ed Antonino Abbate. “Abbiamo voluto fare da sponda istituzionale, convinti che questo possa essere un esempio da allargare ad altre parti della città e del territorio – sottolineano i due consiglieri di Lavoriamo Per Palermo -. Da un lato c’è l’Amministrazione che deve garantire i servizi, dall’altro c’è la cittadinanza attiva che controlla le persone per far rispettare le regole“.
Ferrandelli mostra le foto dello stato in cui erano le aree prima dell’arrivo del comitato di quartiere. “Prima accadeva che la RAP faceva l’intervento di bonifica. Ma dopo nemmeno un’ora, sul posto arrivavano rifiuti ed ingombranti di ogni genere. Così, un anno fà, abbiamo deciso di unirci e di fondare un comitato di quartiere. Abbiamo ascoltato le persone insieme agli uffici del Comune per capire cosa potevamo fare, studiando un progetto di riqualificazione urbana. Abbiamo dimostrato che la bellezza può essere più forte dei rifiuti sporchi. C’è stata una resistenza. La stiamo vincendo proprio grazie al comitato e all’opera d’informazione dei cittadini. Guardando ai luoghi, credo che un primo obiettivo si sia raggiunto”.