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La norma

Strutture socio-sanitarie siciliane, raggiunto l’adeguamento tariffario

sabato 30 Novembre 2024

Un importante traguardo per il settore socio-sanitario siciliano è stato raggiunto con l’approvazione dell’articolo 28, comma 16, della nuova legge regionale. Grazie a questa norma, a partire dal 2024, sarà finalmente avviato l’adeguamento tariffario per le strutture riabilitative dedicate a soggetti con disabilità psico-fisico-sensoriali, comunità terapeutiche assistite, residenze sanitarie assistite e centri diurni per soggetti autistici. Il provvedimento, accolto con grande soddisfazione dalle associazioni di categoria, prevede un incremento delle tariffe del 7%, finanziato attraverso i fondi del servizio sanitario regionale.

Le principali associazioni rappresentative del settore – ACERES, AIRS, ANFFAS, ARIS, CONFCOOPERATIVE SICILIA/FEDERSANITÀ, CORESI AIAS, CSR, FENASCOP e LEGACOOPSOCIALI SICILIA – hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Presidente della Regione, Renato Schifani, dalla Giunta regionale e dall’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). “Accogliamo con grande soddisfazione la pubblicazione della legge e, in particolare, dell’art. 28 comma 16 – dichiarano i rappresentanti regionali –. Si tratta di un traguardo fondamentale per il nostro settore, che ricopre un ruolo cruciale nell’assistenza ai soggetti più fragili”.

Le tariffe regionali destinate a queste strutture non venivano aggiornate dal 2010, causando enormi difficoltà economiche a enti accreditati e convenzionati. L’aumento dei costi del lavoro, unitamente all’inflazione e alla crescita delle spese generali, aveva messo a rischio la continuità dei servizi erogati.

“L’adeguamento è un primo passo – continuano i rappresentanti delle associazioni – ma ora è essenziale che l’Assessorato alla Salute e le Aziende Sanitarie Provinciali adottino entro il 31 dicembre 2024 i provvedimenti necessari per definire i nuovi rapporti economici. Solo così si potrà dare concreta applicazione al lavoro svolto dalla Regione e garantire la sostenibilità delle strutture socio-sanitarie”.

Le tariffe regionali, la cui ultima modifica risale all’anno 2010, determinano da tempo gravi difficoltà alle strutture sanitarie accreditate e convenzionate, anche in considerazione della notevole incidenza del costo del lavoro assunta nel tempo, nonché del considerevole aumento dei costi generali.

“Adesso – aggiungono – è fondamentale che l’Assessorato della Salute e, quindi, le Aziende Sanitarie Provinciali adottino, entro il 31.12.24, i provvedimenti conseguenti per la definizione dei rapporti economici già per l’anno 2024 con le strutture accreditate e convenzionate, al fine di poter dare continuità all’eccellente lavoro portato a buon fine dal Presidente Schifani, dalla Giunta regionale e dal Parlamento Siciliano”.

 

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