Torna d’attualità il progetto per la superstrada Taormina-Trappitello e adesso, una volta archiviato il vecchio iter con il Prusst Valdermone, i prossimi mesi diventeranno il “termometro” della situazione per capire se la prospettiva di un’arteria di collegamento diretto tra Taormina centro e la sua popolosa frazione è davvero realizzabile o se si tratta dell’ennesima suggestione, dentro una vicenda che da mezzo secolo a questa parte è sempre rimasta un eterno sogno proibito. Un’alternativa alle code infernali della Via Umberto di Giardini Naxos è davvero fattibile? La si potrà realizzare? E con quale progetto?
La svolta, a quanto pare, potrebbe arrivare passando dalle colline di Castelmola e il tentativo è quello di far finanziare l’opera nell’ambito del Masterplan della Città Metropolitana di Messina.
“Della superstrada per Trappitello – spiega il vicepresidente di “Patrimonio Sicilia”, Piero Arrigo, che in passato tra l’altro aveva previsto una delle ipotesi progettuali su questa iniziativa. – se n’è sempre parlato ma operativamente non si è fatto poi nulla e meno che mai una progettazione grafica di massima, tanto per poter almeno “sognare” e parlare in Consiglio comunale. Nel 2006, l’allora sindaco Carmelantonio D’Agostino, mi chiese di approntare uno studio per poterne discutere. Gli dissi che le possibilità erano due: un viadotto che potesse collegare contrada Decima con Mastrissa e da lì, seguendo la viabilità esistente, le contrade Rossello, Pali’, PietraPerciata e poi Trappitello. In questo modo del collegamento si sarebbero giovati solo Taormina e Castelmola e sarebbero stati esclusi l’ospedale e Giardini. La seconda possibilità, sulla quale mi misi all’opera, era invece un tunnel di 700 metri sotto la Mastrissa con inizio dal curvone del Sirina, uscita a San Giovanni (Giardini) e da lì, utilizzando la viabilità esistente, opportunamente ristrutturata, con Fondaco D’Accurso e Trappitello”.
“Il costo delle opere era circa 10 milioni per la galleria e altri 10 per rinnovare la viabilità esistente ed eseguire alcune opere complementari architettoniche. I vantaggi di questa seconda ipotesi sarebbero stati un collegamento veloce di Taormina e Castelmola con Trappitello, una via privilegiata per le ambulanze tra l’ospedale e lo svincolo autostradale e – cosa molto importante – la possibilità di bypassare la via Umberto di Giardini. Ma questa idea non andò avanti perché ci si fece convincere dal Prusst a “sposare” una spesa di circa 100 milioni di euro per un collegamento impossibile che coinvolgeva pure Castelmola e la Valle Alcantara”.
“Ci si dimenticati allora – continua Arrigo – che un rapporto per essere utile deve essere retto e non avere la forma di una linea spezzata. Adesso se ne parla di nuovo: ma cosa si vuole fare? Dare sviluppo alla Mastrissa creando un nuovo viadotto alla Decima o realizzare un rapporto veloce che colleghi Taormina con Trappitello bypassando la “strozzatura” di Giardini e fornendo una via alternativa anche a questo Comune? Vogliamo capire e sapere quali sono le previsioni di questa opera”.