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Servono per aprire la bretella lato Forum. Ma potrebbero non bastare

Svincolo di Brancaccio, Zen e Cruillas: fondi per eliminare le discariche di rifiuti

martedì 6 Maggio 2025

Stanziati i fondi per la bonifica dello svincolo di Brancaccio. Ma non solo. Con una apposita delibera di Giunta, l’Amministrazione Comunale ha concesso l’autorizzazione a un prelievo dal fondo di riserva di circa 300.000 euro. Soldi necessari a ripulire sia la bretella laterale dello svincolo posto nei pressi del centro commerciale Forum, ma anche per eliminare spazzatura e i rifiuti ingombranti dalle aree di via Maccionello (Cruillas) e di via San Nicola (Zen). Zone che purtroppo risultano spesso teatro di discariche a cielo aperto.

A preoccupare, in particolare, è la bretella laterale del futuro svincolo dell’A19. La cifra messa a disposizione potrebbe non bastare. Servirà attendere l’esito delle analisi condotte sul posto per scongiurare la presenza di amianto in polvere. Un prodotto cangerogeno che, qualora presente in mezzo ai sacchetti di spazzatura e ai rifiuti ingombranti, comporterebbe che tutto l’ammasso abbandonato negli anni in zona vengono trattato come rifiuti speciale. Fatto che si tramuterebbe in un significativo aumento dei costi per l’Amministrazione.

La cifra relativa ai tre siti è stata appostata all’interno della delibera relativa alla seconda variazione di bilancio del 2025. Somme stanziate in risposta a quanto chiesto, a fine marzo, dalla dirigente dell’Ufficio Ambiente Giuseppina Liuzzo. Nella lettera, indirizzata al sindaco Roberto Lagalla e all’assessore Pietro Alongi, veniva spiegato che nel 2024 era stato predisposto un fondo da 100.000 euro. Capitolo di spesa che però oggi risulta insufficiente a causa di sopraggiunti impedimenti, come ad esempio la presenza di rifiuti speciali. “Risulta necessario e indifferibile – scrive la dirigente nella nota – procedere alla rimozione, previa caratterizzazione e all’eventuale bonifica dei siti“.

Il caso dello svincolo di Brancaccio

Una procedura che richiederà un appalto dedicato visto che i “rifiuti in oggetto per quantità e per qualità non rientrano fra le tipologie di “rifiuti inclusi” previsti dalla scheda del contratto di servizio di Rap“. Documento, quest’ultimo, che prevede infatti un tetto masso di rifiuti ingombranti che l’azienda può rimuovere fuori dai cassonetti. Un quantitativo stabilito ogni anno da ARERA, lo stesso ente ministeriale che ha deciso l’aumento del costo del Piano Economico Finanziario (abbreviato PEF) della TARI. Quel limite, relativo all’intera annualità, è già stato superato addirittura a fine gennaio. In pratica, per ogni intervento di pulizia straordinaria di grosse proporzioni come quelli sopracitati, bisognerà allocare le relative risorse.

Una casistica in cui rientra l’area del futuro svincolo di Brancaccio. Situazione documentata dalla redazione de ilSicilia.it e segnalata in Consiglio Comunale dal consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Inzerillo. Ad oggi però si rimane in attesa delle analisi condotte sui rifiuti abbandonati in zona. A preoccupare, in particolare, è la presenza di amianto. Materiale cangerogeno che diventa particolarmente pericoloso qualora spezzato o ridotto addirittura in polvere.

Al momento, la bonifica del sito dovrebbe costare intorno ai 100.000 euro. In questo caso, verrebbe fatta una distinzione fra la normale spazzatura e lo stesso amianto, garantendone quindi procedure di smaltimento diverse. Ma qualora il materiale tossico fosse ridotto in polvere, e quindi sparso per tutta la carcassa di rifiuti presente in viale Regione Siciliana, la cifra da spendere si moltiplicherebbero fino addirittura a cinque volte l’attuale costo previsto. Vale a dire 500.000 euro. Una vicenda sulla quale fonti dell’Amministrazione rassicurano: “Al di là del costo, verrà garantita una rapida soluzione al problema”. Solo allora infatti si potrà aprire all’apertura della struttura.

Bonifiche anche allo Zen e a Cruillas

Via San Nicola, Zen, rifiuti, Palermo
Via San Nicola, Zen 2

Un lavoro di pulizia straordinaria che vedrà all’opera le maestranze incaricate dal Comune su altri due siti oggetto di continui abbandoni di rifiuti. Il primo interessa via Maccionello, arteria viaria limitrofa a viale Regione Siciliana e posta nei pressi dell’ospedale Cervello. Strada che, negli anni, si è più volte trasformata in una discarica a cielo aperto. Un destino simile a via San Nicola. Un passaggio situato alle spalle del centro commerciale Conca d’Oro e che servirebbe a collegare l’area di San Filippo Neri a via Rocky Marciano, cuore del quartiere Zen 2. Ma da lì non passano auto da anni. Ciò proprio a causa della presenza massiccia di rifiuti.

Soddisfatto del risultato raggiunto il capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “La Giunta ha finalmente deliberato la copertura delle somme necessarie per effettuare la bonifica della via San Nicola allo Zen. Ciò a seguito dell’istanza giunta dell’Area Ambiente del Comune. Una richiesta dei cittadini della zona che, mesi fa, si era concretizzata anche con una raccolta firme portata avanti dai nostri consiglieri di Circoscrizione Simone Aiello e Giovanni Galioto“.

La storia dei lavori allo svincolo di Brancaccio

svincolo di BrancaccioI lavori sulla bretella lato mare dello svincolo di Brancaccio rappresentano il completamento di interventi avviati addirittura nel 1986. A scrivere, con ogni probabilità, l’ultimo capitolo di una storia infinita sarà l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla. A dicembre 2023 infatti, il primo cittadino tenne una conferenza stampa insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. Confronto con la stampa nel quale il primo cittadino annunciò il riavvio del cantiere lato mare, rimasto fermo per anni. Contemporaneamente, Palazzo delle Aquile ha attivato l’iter per far iniziare la costruzione delle altre due rampe, quelle lato monte. Costo complessivo dell’operazione: circa 8 milioni di euro.

La consegna dei lavori lato mare avvenne il mese dopo, con l’effettivo avvio degli scavi a febbraio 2024. Dopodiché, le ruspe e le maestranze della ditta Mammana hanno operato a spron battuto. Recuperare i ritardi del passato era impossibile. Si poteva soltanto fare presto per consegnare alla città quella “Porta Sud” autostradale che non ha mai avuto. E così è stato. Fra dicembre 2024 e gennaio 2025, gli operai hanno proceduto alla posa dell’asfalto. Qualche settimana dopo sono stati effettuati anche i collaudi. In pratica, si attende ormai soltanto l’inaugurazione definitiva dell’opera.

Per le corsie lato monte bisognerà aspettare

Discorso diverso invece riguarderà le strutture lato monte. A provvedere all’affidamento dei lavori lato monte è stata Invitalia, la quale ha scelto per lo scopo una ditta del Catanese. Per quanto riguarda la durata, il cantiere si sarebbe dovuto concludere entro l’estate del 2025. Ma il ricorso ad una variante urbanistica per ovviare ad uno storico problema di allagamenti su via Messina Montagne, allungherà con ogni probabilità i tempi. Uno svincolo che, nel suo complesso, ridurrà di molto l’impatto del traffico sull’intera Circonvallazione di Palermo, abbassando i tempi di percorrenza necessari ad attraversare la città e a raggiungere due dei principali poli economici della provincia, ovvero l‘aeroporto Falcone-Borsellino e lo scalo portuale di Termini Imerese.

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