Respinta in Svizzera l’iniziativa popolare per proibire le sperimentazioni su animali ed esseri umani.
L’iniziativa al voto era stata lanciata da un gruppo di cittadini sostenuti da circa 80 organizzazioni e aziende attive nel benessere degli animali, nella protezione dell’ambiente e nella medicina alternativa. A contrastare il referendum, però, vi era l’intero governo e tutto il parlamento, l’università “Swissuniversities” e il Fondo Nazionale di ricerca, i quali hanno invitano i cittadini a votare “No”.
La vittoria degli animalisti era improbabile anche secondo i media nazionali, poiché la Svizzera ha diverse grosse industrie farmaceutiche e numerosi istituti di ricerca che, in media, fanno ogni anno esperimenti su 600mila animali di cui, in maggioranza, topi, ratti o uccelli.
La sconfitta degli animalista, inoltre, sarebbe dovuta anche a una legge sulle sperimentazioni in laboratorio su cavie molto severa. Nello specifico, i soggetti richiedenti, infatti, devono dimostrare che i benefici della ricerca superano le sofferenze inflitte agli animali e che non esistono alternative alla sperimentazione animale.