Stop alla conferma definitiva dell’elipista realizzata a Taormina in occasione del G7. Il Consiglio Regionale dell’Urbanistica ha dichiarato, infatti, improcedibile la variante urbanistica al Prg richiesta dal Comune di Taormina per la trasformazione dell’infrastruttura da provvisoria a permanente. La variante e’ stata bloccata dall’organo di vigilanza ambientale in quanto soggetta al Vas (Valutazione Ambientale Strategica), atto che non era stata prodotto dalla casa municipale e che dovrà ora essere allegato nell’istanza da riproporre agli uffici di Palermo. La modifica urbanistica nell’ambito del vigente Prg di Taormina era stata deliberata dal Consiglio comunale il 16 febbraio scorso con apposita votazione in vista del vertice dei sette grandi poi tenutosi il 26 e 27 maggio.
Il Cru si è espresso, inoltre, evidenziando che il Comune dovrà adottare una delibera nella quale risulti un utilizzo dell’opera per motivazioni di pubblica utilità e cioè come elisoccorso o per la protezione civile con un gestore pubblico. Escluso, invece, un uso commerciale, turistico o in favore di privati. Il pronunciamento del Cru è arrivato nove giorni prima del silenzio-assenso che avrebbe decretato l’approvazione automatica della richiesta di variante formulata dal Comune.
A richiedere al Cru un pronunciamento immediato sulla spinosa questione ed evidenziare inoltre che l’opera fosse stata approvata soltanto in via provvisoria per il G7 era stata la Soprintendenza di Messina, che da tempo si è opposta alla trasformazione dell’opera in un insediamento permanente “per motivazioni paesaggistici ed ambientali” e che aveva, altresì, sollevato la necessità di anticipare il possibile sopraggiungere del silenzio-assenso. Oltre alle Belle Arti, contrarietà all’elipista era stata ribadita a più riprese dal Cvsm (ente gestore della limitrofa piscina comunale), che ritiene non sussistano le condizioni per approvare la variante richiesta dal Comune e nei giorni scorsi aveva scritto al Cru evidenziando che i terreni dove sorge l’elipista sono gli stessi della piscina e pertanto l’intera area sarebbe da considerarsi in gestione sino al 2026 al Cvsm.