La stagione turistica è ormai alle porte e anche il 2024 sembra destinato a non essere quello buono a Taormina per l’avvio, auspicato da più parti, della Ztl. La Zona a traffico limitato consentirebbe l’accesso veicolare al centro storico soltanto per i residenti. I tempi sono ormai stretti, buona parte delle strutture alberghiere saranno operative sin dalla fase finale di questo mese. ma la Ztl a Taormina rimane, almeno per il momento, un “sogno proibito”, o una chimera, a seconda dei punti di vista. Diverse amministrazioni, quasi tutte in sostanza, ci hanno provato negli ultimi 20 anni, a provare a concretizzare questa iniziativa ma tutto si è poi arenato per un motivo o per l’altro e la Ztl non è mai diventata realtà.
Ci aveva provato anche l’ex Amministrazione di Taormina, che aveva anche espletato una procedura su iniziativa dell’allora assessore Graziella Longo. Nel dicembre 2022 il Ministero delle Infrastrutture diede il nulla osta di Taormina al Comune per l’utilizzo del sistema elettronico finalizzato all’attivazione della Zona a Traffico Limitato in città. L’allora sindaco Mario Bolognari aveva richiesto il placet del Ministero per l’utilizzo delle telecamere e, nello specifico, per la sostituzione del vecchio impianto già autorizzato dal Ministero stesso il 27 luglio 2011 (nel periodo della Giunta Passalacqua) e che non era, tuttavia, mai entrato in azione.
Sulla base di quel parere, il Comune di Taormina ha richiesto l’aggiornamento del documento e delle relative prescrizioni sulla tipologia di telecamere da attivare. Per la fase attuativa del progetto era stata, quindi, incaricata una ditta che si era aggiudicata nel 2022 la relativa manifestazione di interesse indetta dall’ente. L’impresa ha effettuato il montaggio dei varchi, che non sono stati poi attivati. L’obiettivo Ztl nella scorsa legislatura, alla fine, si è arenato sullo scoglio dell’incombere delle elezioni Comunali 2023 ed emerse cosi la relativa volontà in maggioranza di desistere e non forzare la mano nella direzione di una novità così impattante a pochi mesi dal voto.
L’Amministrazione De Luca ha posto la prospettiva della Ztl tra i suoi obiettivi e lo ha ribadito a più riprese ma almeno sin qui non c’è stata un’accelerazione in questa direzione e si attendono dei passi concreti in tal senso. Con la Ztl, come detto, verrebbe consentito l’accesso veicolare in centro storico soltanto ai mezzi dei residenti ed autorizzati (forze dell’ordine, mezzi di soccorso, clienti alloggiati registrati da attività ricettive), nell’ottica di una razionalizzazione complessiva dei flussi nel salotto cittadino, preso d’assalto nei mesi estivi da tante, troppe, persone provenienti da altri Comuni che raggiungono il cuore di Taormina in macchina e concorrono al determinarsi di una condizione di sostanziale caos. Gli albergatori sono tra i primi a “sponsorizzare” questa iniziativa e ad auspicare che la Zona al Traffico Limitato venga istituita al più presto ma è difficile immaginare che il 2024 possa essere l’anno della svolta perché la stagione turistica è alle porte e l’avvio della Ztl presuppone in questi casi una fase di sperimentazione. Non si tratta, insomma, di un percorso che si inventa da un giorno all’altro e solitamente il momento in cui testare le soluzioni praticabili è proprio quella della bassa stagione, nei mesi in cui non ci sono significativi flussi turistici e si può valutare il tutto con maggiore tranquillità.
I punti di accesso dei veicoli alle zone a traffico limitato in precedenza individuati erano tre e prevedevano l’ingresso per i soli residenti ed autorizzati (forze dell’ordine e mezzi di soccorso): Arco dei Cappuccini, Via Dionisio e Porta Catania. Bisognerà anche vedere se poi quelle linee guida verranno confermate dall’attuale Amministrazione o se, invece, matureranno altre valutazioni sui varchi che dovrebbero caratterizzare il piano della Ztl. Al momento il dato di fatto è che appare molto probabile o quasi certa un’altra annata all’insegna di un leitmotiv già visto: “Aspettando la Ztl…“.