Numerose associazioni di liberi cittadini si sono riunite per discutere del degrado esistente a Palermo per la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani e il flop della differenziata che di fatto non è mai seriamente decollata.
Presenti all’incontro l’avvocato Nadia Spallitta dell’associazione Palermo Città Futura, Fabio Busellini, vicepresidente dell’associazione dei Comitati Civici Palermo, Alessandro Bruno dell’associazione Palermo Indignata, Marcello Robotti dell’associazione Vivo Civile e Francesco Raffa dell’associazione Amari Cantieri.
Tra i vari problemi si è parlato della gestione e organizzazione della Rap Spa che, secondo quanto affermato dai presenti “a fronte di ben duemila dipendenti, non riesce ad assolvere ai propri compiti istituzionali senza che il comune di Palermo revochi la concessione affidata anche per la manutenzione delle strade, dei marciapiedi e dell’illuminazione pubblica stradale, del tutto inesistenti”.
Si è quindi deciso, con il contributo di Fabio Busellini, di creare una class-action di cittadini finalizzata alla proposizione dei ricorsi Tari (rifiuti solidi urbani) e Tasi (i servizi indivisibili) “per ottenere il rimborso di quanto indebitamente percepito a tale titolo, come tra l’altro disposto da una recente Ordinanza n. 22531 del Settembre 2017 della Corte di cassazione“.
“Chiaramente – aggiunge l’avvocato Busellini – lo stato del degrado è dimostrabile grazie alla documentazione cartacea e fotografica raccolta riguardante tali disservizi, e visto che è importante sottolineare che il processo tributario è un processo di mera esclusiva natura documentale, laddove la prova testimoniale è assolutamente vietata per Legge e, quindi, il convincimento del Giudice si forma sulla scorta della documentazione prodotta in atti“.
Francesco Raffa, invece, ha parlato degli ingiustificabili ritardi circa il completamento dei lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario per la costruzione della metropolitana che dovrebbe passare anche dalla via Emerico Amari, “i cui lavori vanno così a rilento e il Comune non ha ancora preso serie iniziative contro la Tecnis, appaltatore del servizio. Tutto questo – aggiunge Raffa – ha comportato la chiusura di molti esercizi commerciali che sono falliti a seguito della stagnazione delle vendite, senza che il Comune abbia avuto il buon senso, almeno, di ridurre la tassazione ai fini Tari e di tutte le altre tasse comunali”.